Giornata Mondiale contro il Bullismo. A Lodi si progetta una app. Insegnanti, comunità e sindacato insieme per fare rete contro ogni forma di violenza a scuola

Idee, professioni, esperienze, numeri e nuovi strumenti. Oggi all’istituto comprensivo Gramsci di Mulazzano, in occasione della Giornata Mondiale contro il bullismo, si è svolto un convegno contro ogni forma di violenza per affrontare e comprendere le sfide legate a questo fenomeno diffuso nelle scuole e nel contesto giovanile.

Abbiamo deciso di partecipare all’evento di oggi per la rilevanza del tema del bullismo nel contesto scolastico, un problema che, come evidenziano i dati, è ancora lontano dall’essere risolto, sottolinea la Segretaria Nazionale della Uil Scuola Rua Francesca Ricci.
I dati del monitoraggio del MIM ci svelano una realtà allarmante: il 27% degli studenti delle superiori dichiara di aver subito abusi, mentre l’8% ha subito atti di cyberbullismo. In soli quattro anni, si sono registrate 1493 denunce alla polizia postale.

Questi numeri – afferma Ricci- sono in costante aumento, ad eccezione dell’omofobia, dove fortunatamente si registra una leggera diminuzione. La violenza non colpisce solo gli studenti, ma si estende anche al personale scolastico.

Durante il convegno, che ha riunito esperti, studenti, educatori e figure istituzionali, e’ stata presentata Convy School, un’app che, attraverso l’uso di crittografia militare, consentirà la segnalazione anonima di atti di bullismo o cyberbullismo all’interno delle scuole.

“I ragazzi sanno cosa è reale e cosa virtuale ma non ne colgono appieno le conseguenze. Tutte reali. L’84% dei ragazzi, ce lo ricorda l’Osservatorio sullo stato dell’ adolescenza 2023, concorda sul fatto che si fida solo delle persone che conosce.
In cima al sistema dei valori ci sono famiglia e amici.
Eppure quasi la metà di loro pensa che nella comunicazione virtuale si riesca ad essere più sinceri che in quella reale.
Bisogna quindi essere capaci di leggere nuovi codici di comportamento e nuovi linguaggi. Va costruito con pazienza e professionalità un lavoro importante e complesso: quello della stima e della fiducia. Elementi fondamentali nei percorsi educativi – ha spiegato la Segretaria.

Si è letto in questi giorni che alle regole si è sostituita la suscettibilità. I fatti di cronaca ne confermano la portata.
Il tema di cosa fare resta.
Conosciamo bene l’impegno degli insegnanti e di tutto ol personale della scuola. Il loro lavoro quotidiano va sostenuto anche attraverso l’azione convinta delle famiglie, della collettività, delle istituzioni.
La scuola è un luogo di rispetto, di corresponsabilità e di regole, non un luogo di punizione.


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