Intesa si, contratto no

Si può sintetizzare così la posizione assunta dalla Uil Scuola a proposito della questione dei collaboratori scolastici internalizzati. L’intesa migliora la condizione dei lavoratori, introducendo elementi di equità e viene assunta e condivisa con la sottoscrizione dell’intesa politica. La modifica al Contratto Integrativo corregge il vizio di origine di un contratto sbagliato ma non risolve il problema. All’appello continuano a mancare 2.288 di collaboratori scolastici in organico di diritto. 

Lunedì 25 maggio 2021 si è tenuta una riunione tra i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali firmatarie del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto Istruzione e Ricerca e la Direzione del personale del Ministero dell’Istruzione, sulla modifica ad integrazione del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo relativo alla mobilità del personale ATA ex LSU relativo al triennio 2019/2022 sottoscritto il 3 agosto 2020 che come è noto, non è stato sottoscritto da UIL Scuola.

Per la UIL Scuola hanno partecipato Giancarlo Turi e Antonello Lacchei.

I rappresentanti del Ministero hanno presentato un testo contrattuale modificativo del CCNI sottoscritto in data 3 agosto 2020, che ha integrato il Titolo III concernente la mobilità del personale ATA, reclutato con le procedure di internalizzazione ed assunto a decorrere dall’01 marzo 2020 con rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

La Uil, ha sottoscritto una intesa ribadendo che l’unica soluzione al problema è l’aumento dei posti (2.288) in numero pari agli esuberi relativi al completamento dei part – time adottando un criterio di equità per tutti i lavoratori qualunque sia la loro provenienza. La Uil Scuola ritiene che il personale vada tutelato in toto sulla base di criteri di equità.

L’intesa prevede:

  • l’istituzione di una graduatoria unica di istituto ai fini della individuazione del perdente posto, senza distinzione tra il personale destinatario della trasformazione del rapporto di lavoro da tempo parziale a tempo pieno (ex LSU) e i collaboratori scolastici già presenti nella scuola;
  • l’impegno da parte del Ministero di trovare una soluzione per i 2288 posti con l’attivazione di un’adeguata dotazione organica aggiuntiva, nonché l’impegno a verificare soluzioni normative finalizzate a consentire il trattamento del personale soprannumerario attraverso le procedure dell’organico di fatto.
  • Un ulteriore impegno, da discutere in occasione del rinnovo del prossimo contratto integrativo, per riconoscere al personale internalizzato il servizio prestato nell’istituzioni scolastiche statali prima dell’espletamento delle procedure di internalizzazione.

La modifica del CCNI, ha determinato il differimento dei termini per le operazioni mobilità che si intendono cosi rideterminate:

  • dal 21 maggio al 7 giugno 2021 per la comunicazione al SIDI delle domande di mobilità e dei posti disponibili
  • dall’11 giugno al 25 giugno 2021 per la pubblicazione dei movimenti.

In conclusione la UIL SCUOLA ribadisce il proprio impegno per reintegrare l’organico di diritto dei collaboratori scolastici per il prossimo a.s.2021/22, superando le distorsioni derivanti da scelte politiche avventate che deprimono le aspettative del personale scolastico che, dopo anni di precariato, aspira ad essere anch’esso stabilizzato.
Ovviamente gli Uffici periferici dell’amministrazione dovranno adeguarsi ai contenuti del CCNI così come integrato e sottoscritto dai firmatari del CCNI originariamente sottoscritto dagli stessi firmatari.

 

 

 


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