Mandato all’estero, D’Aprile: “Le misure non ci soddisfano, corsi di italiano in Regno Unito ancora a rischio, i periodi dei docenti all’estero vanno armonizzati”

DECRETO LEGGE IN PARLAMENTO/ Continueremo a rappresentare e sostenere i diritti di tutto il personale scolastico italiano all’estero in tutte le sedi istituzionali.

Come annunciato nei giorni scorsi dal Ministro degli Esteri Tajani, Il Governo è intervenuto sulle regole del mandato all’estero del personale della scuola, con un decreto Legge, grazie al quale il personale scolastico in servizio all’estero potrà optare per un unico periodo continuativo di nove anni di servizio all’estero, sia nelle scuole italiane sia in quelle europee.

Le misure presenti nel provvedimento non ci soddisfano e non garantiscono risposte eque e omogenee a tutto il personale in servizio all’estero” – sottolinea il Segretario generale Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile.

Mancano interventi concreti per salvaguardare le centinaia di corsi di lingua e cultura italiana nel Regno Unito, a rischio di chiusura a causa delle misure restrittive imposte dalla Brexit – ricorda il Segretario – che costringeranno il 90% del nostro personale scolastico al rientro in Italia entro la fine dell’anno scolastico.

Da parte nostra ribadiamo ancora la necessità di restituire alla materia pattizia la mobilità professionale per l’estero e la durata del mandato previsto dalle vigenti norme del Ccnl. Vanno armonizzate le regole e i periodi dei nostri docenti all’estero. Solo così si potrà garantire la tanto agognata continuità di insegnamento, conclude D’Aprile.


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