Non fidarsi è meglio…

PROCEDURA DI VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI 
RICHIESTO UN INCONTRO URGENTE AL MIUR 

La UIL Scuola, fin dall’inizio, ha integralmente respinto la procedura di valutazione dei dirigenti scolastici , non ritenendo sufficienti le sole promesse relative ad eliminare le conseguenze di una procedura che riteniamo sbagliata e lesiva della libertà del dirigente.

Come volevasi dimostrare, neanche l’Accordo del 25 maggio a firma delle quattro organizzazioni sindacali (FLC- CGIL, CISL Scuola,UIL SCUOLA RUA E SNALS CONFSAL ) e del sottosegretario De Filippo, che sospendeva per l’a.s. 2016/2017 l’effetto classificatorio della valutazione, è stato rispettato.

Nell’accordo si conveniva che le attività valutative erano finalizzate esclusivamente al miglioramento professionale dei Dirigenti scolastici in una prospettiva in progress e di qualità del servizio scolastico. Gli esiti sarebbero stati restituiti agli interessati escludendo qualsiasi classificazione.

Invece, i Direttori Scolastici Regionali hanno ricevuto dai Nuclei di Valutazione i verbali con le relative lettere di gradimento di valutazione (A, B, C) che di fatto valutano i dirigenti scolastici in servizio, in attesa del decreto motivato, a firma dei Direttori .

La politica e l’amministrazione vanno avanti come un treno senza tener conto della mobilitazione dei dirigenti scolastici, delle denunce sui comportamenti dei nuclei di valutazione rilevati dai dirigenti al limite del ricorso per comportamento antisindacale, in quanto hanno forzato i dirigenti a sottoporsi a colloqui skype anche quando questi hanno dichiarato di essere in mobilitazione. Il MIUR non vuole ammette il fallimento di questo meccanismo lungo, laborioso, burocratico,  non aderente alle realtà che vivono i dirigenti scolastici  sprecando tempo e risorse che invece potevano essere utilizzate per un investimento ,più proficuo, nelle scuole.

La Uil Scuola fin dall’inizio è stata contro questo tipo di procedura valutativa che non tiene conto della specificità delle scuole, della loro autonomia e della presenza di più attori: studenti, docenti, personale ATA, genitori , amministratori che, tutti insieme, collegialmente, ognuno per le proprie competenze e ruoli, ne fanno un luogo di decisioni collegiali oltreche rappresentare i luoghi in cui dare la dovuta rendicontazione.

No a questo modo forzato di condizionare le scuole!

La Uil Scuola ne denuncia e respinge, ancora una volta, la procedura chiedendo che nel prossimo contratto vengano affrontati i temi della valutazione con criteri chiari e condividi, come previsto dal l’accordo del 30 novembre tra Governo e sindacatiin cui si parla di valutazione di sistema non di quello individuale che attiene alla competenza del contratto. Lo scopo non può essere quello di dividere i dirigenti scolastici tra bravi e cattivi ma di supporto alle scuole e ai dirigenti scolastici, per i dovuti miglioramenti. Si tratta però di un’altra filosofia valutativa.

Rosa Cirillo
Segretaria dipartimento dirigenza scolastica UIL Scuola


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