Personale educativo e IRC: continua la politica delle assunzioni con il contagocce

Il  26 luglio si è tenuto l’incontro al MI per le assunzioni in ruolo degli idonei del concorso del 2004 dei docenti di religione cattolica e per le assunzioni del personale educativo.
L’amministrazione ha presentato la bozza del decreto di autorizzazione del contingente per entrambe le categorie di personale.
Per gli insegnanti di religione cattolica è stato autorizzato un contingente di 422 insegnanti.

Potrebbero essere assunti in ruolo solo 130 insegnanti, in quanto nelle regioni interessate è stato raggiunto il 70%. Nel ruolo della primaria in regioni come la Basilicata, la Calabria, la Campania e il Lazio le assunzioni saranno limitate a poche decine. Tra queste la Basilicata esaurirà di fatto la graduatoria, rimarrebbe solo 1 docente da assumere.  La UIL Scuola si è resa favorevole a prevedere un ulteriore scorrimento per la Basilicata. In Calabria rimarranno invece  ancora 148 docenti e in Campania 407, in entrambe le regioni i docenti interessati sono nel primo settore formativo. Nella scuola secondaria rimangono da assumere solo 10 docenti in Basilicata, ma con i prossimi pensionamenti la questione potrebbe risolversi positivamente qualora non si dovesse formare in tempo utile la graduatoria del futuro concorso.  La situazione della Calabria e della Campania resta molto difficile e risolvibile solo con il concorso straordinario per l’infanzia e per la primaria.

Riguardo la compensazione a livello regionale, cioè di superare in alcune diocesi il 70% così come previsto dalla legge 186/2003, la UIL Scuola ha espresso perplessità in ordine a due motivi: tale spalmatura oggi è diversa rispetto a quella avvenuta nel 2006. Nel 2006 si parlava infatti di un concorso appena espletato, oggi ci ritroviamo a ridosso della determinazione di un nuovo contingente da mettere a concorso, sia per lo straordinario che per l’ordinario, per cui le scelte fatte oggi potranno avere effetti sul futuro calcolo dei posti a concorso.

Per la UIL Scuola è necessario prestare attenzione a tale aspetto al fine di non creare ulteriori situazioni di ingiustizia a fronte di oltre 14000 cattedre affidate a 15000 docenti a tempo determinato.
Per quanto riguarda gli altri aspetti:

  • abbiamo chiesto la cancellazione del riferimento all’art. 2 della bozza del DM per le assunzioni, cioè che una volta verificata l’idoneità diocesana si proceda direttamente all’assunzione, senza ulteriori passaggi;
  • abbiamo reiterato all’amministrazione  la richiesta di  prevedere nella nota di accompagnamento, che sarà inviata alle regioni, la necessità di stipulare i contratti cartacei dei docenti assunti in ruolo in tempo utile, e  di precisare il riferimento normativo riguardo l’assegno ad personam  previsto dall’art. 1 ter della legge 27 del 2006: cioè il mantenimento degli emolumenti così come al 31 agosto 2022.

Per il personale educativo registriamo come a fronte di un aumento di circa 1000 unità tra convittori e semi-convittori le immissioni in ruolo saranno solo 60.
Su questo punto la Uil scuola ha ribadito la necessità di avviare una revisione della tabella di calcolo degli organici, ferma al DPR 81/2009, nella parte in cui non si prevede la possibilità di considerare i posti di potenziamento, e soprattutto di rilanciare una nuova fase di reclutamento ormai fermo agli anni 2000.
Per la UIL Scuola hanno partecipato Paolo Pizzo, Giuseppe Favilla e Biagio Biancardi, per l’Amministrazione il dott. Volontè.

 


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