Reclutamento Dsga e mobilità professionale: due strade per dare risposte certe ai lavoratori

In questi giorni, a seguito dell’informativa data alle Organizzazioni sindacali, abbiamo avuto la conferma che è in via di emanazione il bando di concorso pubblico per DSGA, previsto dal comma 605 della Legge di Bilancio 2018.
I posti messi a concorso, autorizzati dal MEF, sono 2.004, mentre si possono utilizzare altri ulteriori 400 posti accantonati dalla Funzione Pubblica per procedure di mobilità tra amministrazioni diverse che, avendo esaurito il loro iter senza esito, sono disponibili per il reclutamento e/o per la mobilità interna.

Per la UIL Scuola il reclutamento dei DSGA deve essere fatto su più versanti:

  • quello del concorso ordinario che deve prevedere un congruo numero di posti riservati al personale già di ruolo;
  • quello della mobilità professionale tra le aree prevista dal CCNL, peraltro confermato dal recente ‘Decreto Madia’, sul pubblico impiego.

Veniamo agli aspetti del concorso, che ricordiamo è stato fissato dalla Legge di Bilancio 2018 proprio con l’intento di operare una vera e propria sanatoria, consentendo agli assistenti con tre anni di servizio nella qualifica di DSGA alla data di promulgazione della legge, di accedere alla procedura. Risulta evidente che il legislatore abbia volutamente previsto la possibilità di partecipazione al personale con una specifica esperienza professionale, derogando esplicitamente dal possesso del titolo di studio prescritto, prevedendo, inoltre,  la possibilità di una riserva di posti.

Tornando alle ragioni che hanno indotto il Parlamento ed il Ministero a costruire il concorso, ovvero la necessità di coprire i posti di DSGA vacanti e di sanare la situazione degli Assistenti Amministrativi che ne hanno coperto i posti per anni, il superamento della prova preselettiva, non può interessare il personale interno la cui consistenza è certa, circa 600 unità, senza considerare coloro che posseggono il titolo di studio richiesto.
La partecipazione di tale personale deve prescindere dal superamento della prova preselettiva. Infatti, questo genere di prove ha come unico scopo quello di limitare la partecipazione dei candidati e non quella di accertare le competenze richieste. Inoltre, per rispondere efficacemente al proposito di favorire la stabilizzazione di chi già da anni copre i posti vacanti, la percentuale di posti riservata agli interni va aumentata almeno al 30%.

Mobilità professionale. La Uil Scuola rivendica, da tempo, l’attivazione, contestualmente al concorso ordinario, del  percorso per la mobilità professionale tra le aree, prevista dal contratto nazionale, per garantire agli Assistenti Amministrativi che negli anni hanno coperto i posti di DSGA un’ulteriore  possibilità di accedere al profilo di DSGA.

La revisione del 165/2001 attraverso il decreto Legislativo n. 75/2017, a nostro parere, non nega, anzi conferma, la possibilità, che la mobilità interna resta un diritto di ogni lavoratore pubblico. Per questo la UIL Scuola propone di avviare, parallelamente al concorso ordinario un percorso contrattuale, previsto nel testo del CCNL, a tutela di tutte quelle professionalità che hanno svolto la funzione di DSGA, oltre che di riavviare la mobilità anche delle altre figure professionali appartenenti al profilo di area A e B del personale ATA. Il CCNL conferma la procedura, che può essere avviata con un contratto integrativo specifico, coerente con gli accantonamenti percentuali dei vuoti di organico, nel rispetto delle percentuali stabilite per la ripartizione dei posti e delle sentenze della Corte Costituzionale.

Su quest’ultimo tema abbiamo ricevuto garanzie dell’impegno all’attivazione del tavolo contrattuale, partendo dai 400 posti già accantonati per altre procedure che saranno utilizzati per le operazioni di mobilità professionale. La prima riunione dello stesso è stata calendarizzata per la metà di gennaio ma sarebbe opportuno avere qualche maggiore assicurazione da parte di Funzione Pubblica e Mef.

Pertanto, per la UIL Scuola, il bando di concorso deve essere modificato per rispondere pienamente alle finalità stabilite dal legislatore stesso:

  • RISERVA DEI POSTI AL 30%;
  • AMMISSIONE DIRETTA DEL PERSONALE DI RUOLO NEL PROFILO DI ASSISTENTE AMMINISTRATIVO CON IL POSSESSO DEL TITOLO DI STUDIO RICHIESTO;
  • AMMISSIONE DIRETTA DEL PERSONALE ASSISTENTE AMMINISTRATIVO CON TRE ANNI DI INCARICO SUPERIORE NEL PROFILO DI DSGA, NEGLI ULTIMI OTTO ANNI.

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