Rinnovo CCNL 2022/24 per il personale della scuola all’estero – REPORT

Ancora nessun accordo. L’ARAN conferma l’impianto del D.Lgs. 64/2017 e nega i diritti contrattuali.

Si è svolto oggi l’incontro tra le Organizzazioni Sindacali della scuola e l’ARAN nell’ambito della trattativa per il rinnovo del CCNL 2022/24, con riferimento al personale docente e ATA in servizio presso le istituzioni scolastiche e culturali italiane all’estero.
Nel corso della riunione, la UIL Scuola RUA ha ribadito con forza le proposte già avanzate sin dall’apertura del tavolo, rivendicando il pieno ritorno alla contrattazione collettiva per quanto riguarda:

  • la mobilità professionale verso l’estero;
  • la disciplina del rapporto di lavoro per il personale in servizio all’estero.

La richiesta è chiara: ricondurre alla sede contrattuale tutte le disposizioni oggi gestite unilateralmente o delegate alla sola normativa ministeriale, a partire dal sistema di reclutamento, per garantire trasparenza, continuità e pari condizioni tra i lavoratori.

Contrasto tra norma contrattuale e D.Lgs. 64/2017
Abbiamo sottolineato le inaccettabili disparità di trattamento determinate dall’applicazione del D.Lgs. 64/2017, cui si aggiungono ulteriori disomogeneità generate da interpretazioni non univoche e da recenti pronunce giurisprudenziali. Tali sentenze hanno infatti riconosciuto la perdurante validità di alcuni principi contrattuali, compresi quelli relativi al mandato all’estero disciplinato dal CCNL.

Il nodo delle relazioni sindacali e della partecipazione
Abbiamo inoltre presentato proposte sostanziali di modifica anche sul piano delle relazioni sindacali, dei livelli di contrattazione integrativa, della partecipazione e degli impegni legati all’attuazione dell’autonomia scolastica e ai progetti per il miglioramento dell’offerta formativa.

Anche su questi aspetti, però, la risposta dell’ARAN è stata totalmente negativa: secondo l’Agenzia, infatti, le norme contrattuali sarebbero state superate dalla Legge 107/2015 e dal D.Lgs. 64/2017, che rimandano la regolazione dei rapporti di lavoro al MAECI, negando di fatto la validità delle tutele e delle prerogative sindacali previste dal CCNL.

La posizione della UIL Scuola RUA
Per la UIL Scuola RUA è inaccettabile la sottrazione della materia contrattuale ai tavoli negoziali.
Rivendichiamo con determinazione il diritto del personale scolastico all’estero a essere tutelato dalle regole del contratto collettivo, al pari del personale in servizio sul territorio nazionale.
La richiesta del ripristino dei diritti contrattuali del personale all’estero continua con convinzione, anche in vista della prossima convocazione.

La sintesi delle nostre richieste
La UIL Scuola Rua ha annunciato l’invio all’ARAN di proposte specifiche di modifica al testo e ha indicato le materie che devono rientrare nel perimetro della contrattazione nazionale, tra cui:

  1. Sistema delle relazioni sindacali
  2. Partecipazione
  3. Impegni connessi all’autonomia scolastica e ai progetti per il miglioramento dell’offerta formativa
  4. Mobilità a domanda tra le istituzioni scolastiche all’estero
  5. Ferie
  6. Fruizione delle assenze (permessi retribuiti, L. 104, congedi parentali, malattia)
  7. Diritto alla formazione
  8. Orario di lavoro e ore eccedenti
  9. Riconoscimento dell’indennità integrativa speciale
  10. Riconoscimento della supervalutazione del servizio all’estero ai fini giuridici, di carriera e pensionistici
  11. Quota dell’ISE soggetta a tassazione IRPEF
  12. Aggiornamento dell’ISE per il personale ATA
  13. Articolazione delle funzioni dei lettori di italiano presso le università straniere

 

 


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