Risorse per i docenti tutor e orientatori per l’anno scolastico 2025/2026
Si è svolto presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito un incontro di informativa avente ad oggetto i criteri di ripartizione e le modalità di utilizzo delle risorse finanziarie finalizzate alla valorizzazione dei docenti tutor e orientatori per le classi terze, quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado, per l’anno scolastico 2025/2026.
Risorse finanziarie disponibili
Per l’anno scolastico 2025/2026 le risorse complessivamente stanziate ammontano a:
– 84.000.000 di euro, a valere sul capitolo 2090 del bilancio del Ministero dell’Istruzione e del Merito, denominato “Fondo finalizzato alla valorizzazione del personale scolastico, con particolare riferimento alle attività di orientamento, di inclusione e di contrasto alla dispersione scolastica”, da ripartire sui pertinenti capitoli di cedolino unico;
– 182.277.500,00 euro ulteriori, destinati alle attività e ai percorsi di orientamento didattico nelle classi terze, quarte e quinte, a valere sulle risorse del Programma Nazionale “Scuola e competenze” 2021–2027.
Criteri di ripartizione delle risorse
Le risorse sono ripartite tra le istituzioni scolastiche statali:
– proporzionalmente al numero degli studenti iscritti alle classi terze, quarte e quinte per l’anno scolastico 2025/2026;
– garantendo, in ogni caso, l’assegnazione delle risorse necessarie per il compenso di almeno un docente tutor nella misura minima prevista e del docente orientatore per l’importo fisso stabilito.
Modalità di utilizzo delle risorse
Le istituzioni scolastiche, nei limiti delle risorse assegnate, individuano i docenti tutor e orientatori e determinano i relativi compensi secondo le seguenti modalità:
a) Docenti tutor
È previsto un compenso articolato in due componenti:
– una quota fissa collegata alla funzione svolta, compresa tra un minimo di 1.550 euro e un massimo di 2.725 euro lordo Stato;
– una quota variabile per progetti didattici e attività di tutoraggio, erogata sulla base del numero di ore effettivamente svolte, che incrementa la parte finanziata con risorse nazionali.
b) Docenti orientatori
È previsto un compenso fisso pari a 1.500 euro lordo Stato, correlato alla funzione svolta.
I criteri di utilizzo delle risorse finanziarie e la determinazione della misura dei compensi sono oggetto di contrattazione integrativa di istituto, nel rispetto delle peculiarità organizzative e del contesto di riferimento di ciascuna scuola.
Assegnazione delle risorse alle istituzioni scolastiche
Le risorse finanziarie sono assegnate sui capitoli di cedolino unico dei Punti Ordinanti di Spesa (POS) di ciascuna istituzione scolastica.
L’emolumento riconosciuto ai docenti tutor e orientatori ha natura accessoria.
Le risorse sono ripartite tra le scuole secondarie di secondo grado in modo proporzionale al numero di docenti tutor presenti, consentendo l’attivazione di percorsi e moduli formativi di orientamento. Nell’ambito di tali percorsi, i docenti incaricati possono essere retribuiti in base alle ore svolte e alle attività aggiuntive effettuate, sia come esperti sia come tutor d’aula.
Requisiti per l’individuazione dei docenti tutor e orientatori
Resta ferma la necessità di aver svolto il percorso di formazione propedeutico allo svolgimento delle funzioni di tutor e orientatore.
Il Collegio dei docenti delibera i criteri di precedenza per l’individuazione degli incarichi, tenendo conto, preferibilmente, dei seguenti requisiti:
a) aver già svolto le funzioni di tutor o orientatore negli anni scolastici 2023/2024 e 2024/2025, prioritariamente nella medesima istituzione scolastica e, in subordine, in altra scuola;
b) aver svolto compiti analoghi (funzione strumentale, referente per l’orientamento, per il contrasto alla dispersione scolastica, per l’inclusione, tutor PCTO o attività affini);
c) anzianità di servizio;
d) disponibilità a svolgere la funzione per almeno un triennio scolastico.
Come UIL Scuola continuiamo a sostenere che i criteri che le modalità di individuazione dei docenti tutor e orientatori, così come la gestione e l’utilizzo delle relative risorse economiche, devono restare a pieno titolo materia contrattuale; per questo rappresentano una nostra priorità da evidenziare maggiormente nel rinnovo del prossimo CCNL, con specifico riferimento alla parte giuridica.









