Sostegno, D’Aprile: con i titoli esteri si sceglie la strada del condono anche a scuola

Per l’inefficienza dell’amministrazione si crea una scorciatoia che genera ulteriori fratture tra il personale precario. Siamo assolutamente contrari alla conferma del docente da parte delle famiglie. Bene le misure per l’integrazione degli alunni stranieri.

La condizione degli alunni stranieri è garantita dal dettato costituzionale – commenta il segretario generale UIL Scuola Rua Giuseppe D’Aprile – spesso questo diritto è negato dai lunghi tempi necessari per l’identificazione e poi per l’individuazione della scuola di inserimento.

L’insieme delle misure varate dal Consiglio dei Ministri – rimodulazione degli organici, docente adeguatamente formato -, osserva D’Aprile, va nella direzione giusta di una scuola veramente inclusiva e implica una seria e concreta programmazione che resta comunque tutta da costruire e verificare per una sua piena attuazione.

La previsione di un intervento transitorio ed eccezionale per gli insegnanti di sostegno precari inseriti nelle graduatorie con esperienza almeno triennale che valorizza le esperienze maturate in classe – dichiara il segretario – è una misura che risponde a una concreta esigenza. Ad ogni modo grande attenzione – rilancia il segretario – andrà rivolta nell’iter di conversione del decreto per armonizzare le diverse posizioni.

Siamo fortemente contrari – ribadisce – riguardo ai titoli conseguiti all’estero. Valutare entro l’inizio del prossimo anno scolastico le oltre 11mila istanze dei docenti con il titolo conseguito all’estero avrebbe evitato negative ricadute sulla continuità didattica degli alunni e controproducenti fratture tra i precari.

Per ridurre il contenzioso si approva un provvedimento ad hoc che interviene su un’ingiustizia.
La Uil Scuola Rua ritiene da tempo, che il sistema misto – titoli esteri e titoli italiani – contribuisce a creare divisione tra i precari incidendo negativamente anche sul pieno funzionamento della scuola.

Ugualmente critica la posizione della Uil Scuola Rua rispetto alla possibilità di ottenere la conferma del docente su «richiesta della famiglia dell’alunno con disabilità».

Affidare alle famiglie – afferma D’Aprile – senza alcun criterio di trasparenza, la possibilità di confermare o scegliere gli insegnanti per i propri figli, guida verso un sistema di vincoli e consensi che è in netto contrasto con il nostro sistema statale e costituzionale, garante di laicità, trasparenza e pluralismo. In definitiva stiamo parlando di clientelismo, senza giri di parole.


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