Teaching Around The Clock, D’Aprile: “Escludere la scuola dai vincoli del Patto di Stabilità”

“Il futuro dell’Europa e delle nuove generazioni passa dalla scuola. Per questo continuiamo a rivendicare che il settore dell’istruzione sia escluso dai vincoli di bilancio nazionali e dalle rigidità del Patto di Stabilità, perché solo investendo nella scuola statale possiamo garantire qualità dell’insegnamento e risorse adeguate per i prossimi rinnovi contrattuali”. Lo afferma il Segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile durante la conferenza internazionale Teaching Around the Clock, promossa dal Gruppo Consultivo composto da ETUCE, UIL Scuola, BUPL (Danimarca), NSZ (Polonia) e GEW (Germania) e dedicata a indagare l’orario di lavoro e la retribuzione degli insegnanti in Europa.

All’iniziativa, in corso oggi e domani a Roma, partecipano insegnanti, accademici ed esperti provenienti da diversi Paesi europei.

“Chi non conosce la scuola tende a valutare l’impegno dei docenti solo sulle ore di lezione in classe, ignorando tutto il lavoro che c’è dietro: preparazione delle lezioni, correzione dei compiti, consigli di classe, riunioni con le famiglie e attività extracurricolari. Incontri come questi, supportati da dati reali e oggettivi, ci permettono finalmente di mettere i numeri al servizio della verità.

Il Segretario generale Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile insieme al Direttore di Etuce, Jelmer Evers

Tra i temi che stiamo portando all’attenzione della politica c’è anche la questione degli stipendi del personale della scuola. Devono essere allineati alla media europea e quelli degli insegnanti della scuola primaria equiparati, a parità di titoli di studio, a quelli degli altri ordini di scuola.

La nostra Europa, oggi al centro di molte pressioni reazionarie, è il risultato di momenti fondanti come il Rinascimento, l’Illuminismo, le lotte contro gli autoritarismi, la scelta della pace e della cooperazione. Siamo convinti che la strada del Dialogo Sociale è quella da seguire e rafforzare, in Italia come in Europa: una giusta retribuzione, prospettive professionali, regole contrattuali negoziate, equilibrio tra lavoro e vita privata sono i punti sui quali si muove la nostra azione sindacale”, conclude D’Aprile.


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