Turi vs Azzolina, il Giudice: nessun intento diffamatorio
Si conclude il lungo iter giudiziario legato alla querela del ministro. Rientrano nel diritto di critica le osservazioni sulla mancata informazione delle ricadute della pandemia a scuola.
La richiesta di informazioni chiare e inequivocabili sui dati della pandemia riferiti alla scuola aveva suscitato la reazione del ministro. I tempi sono quelli del covid, il ministro era Azzolina, segretario generale Pino Turi.
Le critiche avevano indotto l’allora Ministro a querelare Pino Turi per diffamazione sostenendo l’infondatezza delle osservazioni fatte e il tono, a suo dire, diffamatorio.
In questi giorni giunge a conclusione, il lungo iter giudiziario della denuncia per diffamazione che l’allora Ministero dell’Istruzione Onorevole Lucia Azzolina aveva presentato a carico dell’allora Segretario Generale della UIL Scuola Pino Turi.
A distanza di qualche anno la giustizia ha fatto il Suo corso affermando, senza ombra di dubbio, che le critiche non contenevano alcuna affermazione diffamatoria e che rappresentavano un giusto diritto di critica.
La Federazione UIL Scuola, con il Suo Segretario Pino Turi, aveva diritto a criticare e biasimare la mancata informazione legata alle ricadute della pandemia nella scuola. Giustizia è stata fatta.