Sindacati e Miur sembrano parlare due lingue diverse

La bozza del bando per la selezione del personale docente e Ata di ruolo da destinare alle scuole italiane all’estero e’ stato l’oggetto del confronto tra le organizzazioni sindacali e i rappresentanti del MIUR e del MAECI.

Nell’incontro di oggi, le parti hanno parlato due linguaggi diversi: l’amministrazione ha continuato a portare avanti il discorso sul bando di concorso, parlando di reclutamento, mentre la UIL scuola ritiene imprescindibile l’applicazione dell’art. 109 del CCNL che disciplina la “mobilità professionale verso le istituzioni scolastiche all’estero”.

La differenza non è di poco conto: la Legge 107/15 da una parte, il CCNL del 2018 dall’altra.
Il contratto, successivo alla Legge 107/15, per sua natura pattizia può derogare, o disapplicare, alcune disposizioni normative.

Una questione di principio, che rischia di avere ripercussioni più ampie rispetto alla questione affrontata oggi in relazione alle scuole italiane all’estero. Potrebbe avere conseguenze negative su tutte le norme contrattuali che, per effetto delle modifiche introdotte al D.L.vo 165/00 come modificato dal D.L.vo 75/17, svolgono un’azione giuridica di disapplicazione di norme e di regolamenti, come nel caso delle scuole italiane all’estero.

All’incontro di oggi, al Miur,  per la UIL scuola hanno partecipato Angelo Luongo e Pasquale Proietti.


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