Autonomia differenziata: centrale il ruolo del Parlamento, giuste nostre preoccupazioni

Presidente Gallo, no a 20 sistemi, discussione sarà parlamentarizzata.
Uil: la scuola è funzione dello Stato e non può essere ridotta a mero decentramento amministrativo.

Dopo le assicurazioni del Presidente della Camera, Fico, del Presidente del Senato, Casellati, ora giungono quelle del Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Gallo. Lo spostamento in sede parlamentare della questione autonomia differenziata ci fa stare più tranquilli.

La nostra profonda preoccupazione, le nostre azioni di denuncia raccolgono i primi risultati – sottolinea il segretario della Uil Scuola, Pino Turi. La scuola non può essere oggetto di devoluzione a livello regionale perché rappresenta una funzione fondamentale dello Stato, al pari della giustizia, della difesa e dell’ordine pubblico e, per questo, risponde al Parlamento e non alle singole assemblee regionali.

Non si tratta di un servizio amministrativo da decentrare, ma di una funzione che deve essere esercitata nei tempi, nei modi e nelle forme previste dalla costituzione (Parte I, Titolo II, art 33 e 34 )  che le assegnano un ruolo di indipendenza ed autonomia, che il singolo Consiglio regionale non può garantire.

Non si tratta di risorse da spostare, ma di democrazia da ferire – commenta Turi –  per miopi convenienze che vedono nella spesa per l’istruzione (peraltro molto inferiore alla media UE) una quota da gestire in termini di condizionamento localistico.

Di regionalizzazione si può parlare per un atto amministrativo, che può essere di competenza statale o regionale. Ma la scuola non può essere portata a mero decentramento amministrativo.

Avere assicurato trasparenza e pubblicità al procedimento di autonomia differenziata consentirà a tutti i cittadini del Sud come del Nord di essere certi che la scuola, ha unito, e unisce l’Italia, appartiene al popolo e non alla politica.

 

 


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