Clil: più opportuno inserirle in un progetto organico e ampio

Il confronto richiesto dalle organizzazioni sindacali sull’attivazione di Corsi di perfezionamento per l’insegnamento di una disciplina linguistica in lingua straniera, secondo la metodologia CLIL, rivolti ai docenti in servizio nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado è stato oggetto di un secondo incontro sul tema tenutosi oggi al Ministero dell’Istruzione. Per l’Amministrazione era presente il Capo dipartimento Dr. Marco Bruschi.

La UIL Scuola, alla luce della bozza di decreto inviata dall’Amministrazione e alle modalità di confronto ha di nuovo stigmatizzato la carenza di corrette relazioni sindacali e ribadito come già nello scorso incontro le forti preoccupazioni sulle decisioni che con tale atto si vanno ad assumere.

Dinanzi a una formazione così particolare e di evidente impatto sulla professionalità dei docenti e sulle scuole stesse che vorranno partecipare al percorso, non ci si può ridurre ad una mera informazione alle organizzazioni sindacali. I rapporti sindacali vanno rivisti e improntati su una vera condivisione e partecipazione.

La bozza di decreto non chiarisce con puntualità quali saranno le Università che si occuperanno di questa formazione, quanti docenti potranno accedere ai corsi, quali saranno le modalità e i tempi di attuazione e soprattutto quali ricadute avrà sul personale docente e sulle scuole interessate.

Per la Uil occorre quindi chiarire in modo inequivocabile che la formazione non vincolerà in nessun modo né le istituzioni scolastiche né tantomeno il personale docente.

Il Paese sta vivendo un momento molto delicato e, anche alla luce degli ultimi accadimenti che molto probabilmente porteranno ad una nuova governance, così come per il tema della mobilità del personale, la Uil ritiene che occorra rimandare anche questo tema all’interno di un quadro di riferimento politico più organico e di più ampio respiro.

Dopo aver ascoltato le considerazioni dei sindacati, l’Amministrazione si è resa disponibile a rivedere la propria posizione su questo tema proponendo di tenere distinti i percorsi dei diversi segmenti scolastici, considerando che la metodologia CLIL è già attuata nella scuola secondaria. Per quanto riguarda gli altri segmenti, l’Amministrazione ha preso l’impegno di ulteriori approfondimenti rinviando ad un ulteriore confronto.

Per la Uil Scuola hanno partecipato Paolo Pizzo e Roberta Vannini.


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