Congresso CSEE / Garantire una scuola in presenza e in sicurezza
La pandemia dell’ultimo anno ha impattato fortemente i servizi pubblici e, naturalmente, la scuola di ogni ordine e grado e di ogni paese europeo. La ripresa non potrà realizzarsi se il mondo della scuola e dell’università non verranno messi al centro delle strategie nazionali: è stato questo uno dei temi portanti del congresso straordinario del Comitato sindacale Europeo per l’Educazione, che si è svolto mettendo in rete, on line, i delegati in rappresentanza di 51 Paesi.
La delegazione Uil Scuola era composta da Francesca Ricci (Segreteria nazionale), Rossella Benedetti (Responsabile Dipartimento delle politiche europee e internazionali) e Rossana Di Bianco (Servizio Scuole italiane all’Estero) nei due giorni di lavori congressuali, 5 e 6 luglio, insieme ai delegati dell’area europea del Csee, ha discusso e votato quattro risoluzioni e due piani di azione che informeranno l’azione politica del CSEE a livello europeo e delle organizzazioni a livello nazionale. Questa la sintesi per titoli (a cui farà seguito la pubblicazione dei testi integrali delle risoluzioni approvate):
1.Per una ripresa guidata dall’istruzione;
2. Mobilitarsi per un futuro migliore per l’università e la ricerca;
3. L’intelligenza artificiale nel settore dell’istruzione;
4.Per un futuro sostenibile dell’Europa:
il ruolo dei sindacati in Europa riguardo all’educazione ambientale per il cambiamento sociale;
5. Piano d’Azione per l’uguaglianza, la diversità e l’inclusione;
6. Piano d’azione per il rinnovamento sindacale.
Nelle relazioni congressuali è stato ribadito, in modo unanime, il ruolo chiave dell’istruzione per realizzare una ripresa duratura a condizione di disporre delle risorse economiche ed umane necessarie per garantire un sistema scolastico di qualità. Si è sottolineato con forza che non c’è alternativa all’insegnamento in presenza, che ogni soluzione tecnologica deve essere concordata con il personale e non sostituita ad esso, che, infine, la contrattazione è via maestra per preservare la funzione libera e democratica che passa per l’assunzione di decisioni condivise che riguardano lavoro e personale.
La ‘svolta green’, conseguente alla situazione di emergenza in atto e ad una accresciuta sensibilità per le tematiche ambientali, può essere realizzata nelle scuole solo con il pieno coinvolgimento del personale e del sistema di istruzione dei paesi membri.
Le organizzazioni sindacali europee hanno riaffermato la loro volontà di essere in prima linea per combattere ogni forma di disuguaglianza, valorizzare le differenze e realizzare sistemi inclusivi di istruzione. Principio che è stato riaffermato adottando il Piano d’Azione elaborato, con il forte contributo della Uil Scuola, all’interno del Comitato pari opportunità del CSEE.
I delegati hanno, inoltre, partecipato a gruppi di lavoro dove è stato possibile scambiare informazioni sulle misure adottate nei diversi contesti per far funzionare il sistema educativo durante la pandemia.
E’ da evidenziare, a tale proposito, come i migliori risultati di apprendimento, durante l’emergenza sanitaria, siano stati raggiunti da quei paesi che hanno avuto il coraggio di investire per ridurre le dimensioni dei gruppi classe, come è accaduto in Spagna, salvaguardando anche la salute di studenti e personale scolastico.