Turi: “Appello per vaccinazione ma no a gogne e rimbrotti”

“Ribadiamo il nostro appello per la vaccinazione ma non accettiamo situazioni autoritarie e discriminanti che si ritorcono sulle persone. Non si può criminalizzare il personale della scuola”. Queste le parole del Segretario generale UIL Scuola Pino Turi a LaPresse a margine della festa della UIL Emilia Romagna avvenuta a Cesenatico venerdì 23 luglio.

Sul tema delle vaccinazioni obbligatorie per i docenti, il Segretario Generale ha aggiunto: “Se serve una legge che stabilisce l’obbligo vaccinale, che si faccia. Tutti sanno che non tutti si possono vaccinare per ragioni mediche. Ci vuole però una regola, che non può essere che legislativa, dopodichè anche noi dal punto di vista sindacale lavoriamo meglio. Tutti quanti avremo il dovere di rispettare quella legge, ma quello che non è accettabile è la gogna mediatica”.

Per Turi, la scuola deve mantenersi libera e rispettosa delle leggi: “tutti vogliono una scuola piegata ai propri interessi, ma la scuola deve mantenere la sua autonomia. Non ha bisogno di rimbrotti perché ha reagito bene alla pandemia, si è inventata anche un sistema educativo come la Dad. Forse chi criticata tanto la scuola non ci entra da troppo tempo”.


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