Contratto, l’incontro per il Personale Ata: si tratta per la revisione dell’ordinamento professionale

Revisione dell’Ordinamento Professionale, formazione, attivazione delle figure di Area As e di Area C e contrattualizzazione della mobilità. Questi i temi principali del quarto incontro all’Aran per il rinnovo del contratto del Comparto Istruzione che ha riguardato principalmente il personale Ata. 

Grande spazio all’ordinamento professionale del personale Ata nel quarto incontro all’Aran per il rinnovo del contratto del comparto istruzione, contratto, lo ricordiamo, scaduto dal 31 dicembre scorso. Punto di partenza è stata la bozza sul tema presentata dall’Aran che la Uil Scuola ha ritenuto molto descrittiva ma scarsamente propositiva.

Nello specifico, la Uil Scuola ha sottolineato l’importanza dell’avvio delle figure di Area AS (Collaboratore scolastico addetto ai servizi alla persona)  e di Area C (Coordinatore amministrativo e Coordinatore tecnico) poiché di fatto risultano ancora inattivate. La bozza ha proseguito proponendo una rimodulazione basata su quattro aree ( collaboratori, assistenti, coordinatori e direttori dei servizi generali e amministrativi), con la soppressione di quella AS. Ha confermato la mobilità interna alle aree e quella delle progressioni economiche, nelle modalità sino ad ora configurate.

Il tema dell’Ordinamento Professionale è centrale, come ribadito dalla Uil Scuola. Il Personale Ata ripone in essa molte aspettative per vedere risolte tante delle problematiche in atto e in grado di trovare soluzioni. Di fatto, si tratta di colmare un vuoto normativo che data 2006 (il CCNL 2006/09 è stato l’ultimo contratto che se ne è concretamente occupato).  E nel corso di questi anni si sono accumulate molte situazioni complesse, a partire dal blocco della mobilità tra le aree, a seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs.150/09, citandone specificamente due: la situazione degli amministrativi facente funzioni e quella dei 1000 assistenti tecnici informatici. 

La Uil Scuola ha chiesto inoltre di conoscere con immediatezza la quantità delle risorse finanziarie di cui si dispone per il rinnovo del CCNL in generale e, nello specifico  quelle dedicate alla  revisione dell’Ordinamento (lo 0.55%). Non solo. Il sindacato ha richiesto di conoscere con esattezza sia i dati relativi alle posizioni economiche (personale interessato e risorse finanziarie dedicate) e, in riferimento ai facente funzioni, l’esatta scansione del personale coinvolto, la durata degli incarichi e i titoli di studio posseduti dagli stessi. Ha poi, precisato la posizione dell’Organizzazione in merito alla mobilità tra le aree, partendo dalla modificazione normativa introdotta con il D.L.n.80/2021,che, di fatto la ripristinata, derogando, per quanti abbiano svolto la funzione per un determinato arco temporale (trentasei mesi), la possibilità di accedervi anche in deroga al possesso del titolo di studio specifico.

La Uil Scuola ha richiesto, pertanto, la contrattualizzazione  della mobilità tra le aree (verticalità) del personale in possesso dei requisiti di legge,  nella formulazione antecedente il,D.Lgs. 150/09. Ha chiarito la propria posizione in merito alla formazione, definendola quale elemento strategico per l’aggiornamento del personale alla nuova dimensione professionale richiesta, proponendo anche come base di una sua finalizzazione in chiave di progressioni economiche e  di mobilità professionale. Ha ribadito, altresì, la richiesta di attivazione dell’area C e l’introduzione di una nuova figura professionale nell’area dei collaboratori, di carattere specialistico,  per l’assistenza agli alunni disabili. Tanto al fine di segnare un discrimine netto con le attribuzioni dei collaboratori scolastici.

Tra le richieste fatte all’Aran anche quella di conoscere  con esattezza la modalità (se esiste una proposta specifica al riguardo) in merito alla valorizzazione del personale DSGA e alla nuova area delle elevate professionalità. Al riguardo, la Uil Scuola ha  manifestato interesse ad aderire convintamente ad un possibile percorso evolutivo della figura, dichiarando la propria indisponibilità a considerare l’introduzione di “colli di bottiglia” che facciano accedere solo una parte del personale in servizio da sottoporre a procedure selettive di merito.

La Uil Scuola ha ribadito, inoltre, come l’esiguità delle risorse finanziarie a disposizione limita gli obiettivi da perseguire che, necessariamente, devono essere mirati e limitati a fattispecie limitate. Diversamente, vanno implementate considerevolmente.

Il Presidente, nella replica finale, si è dichiarato disponibile ad aprire un confronto su tutte le problematiche sollecitate, a partire da quelle critiche, la cui soluzione è complessa da definire attraverso la via contrattuale, ma che  va comunque ricercata.


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