Paolo Pizzo: fuga in avanti dei dirigenti scolastici. Attenzione alle disposizioni in atto nelle scuole

TUTOR E EVENTUALE PUNTEGGIO PER LA MOBILITÀ E LA GRADUATORIA INTERNA DI ISTITUTO. Quello del Ministro è solo un annuncio che di fatto non si è concretizzato in nessuna norma contrattuale

A seguito di una presunta direttiva con la quale il Ministro Valditara avrebbe dato indicazioni ai dirigenti del Ministero di prevedere, in sede di contrattazione per la mobilità del personale docente per l’anno scolastico 2024/25, un punteggio aggiuntivo per chi ha svolto la funzione di tutor o orientatore, in alcune scuole, le circolari emanate dai dirigenti scolastici aventi come oggetto l’individuazione (entro il 31 maggio) delle figure del tutor e dell’orientatore, contengono espresso riferimento o la promessa dell’assegnazione di un punteggio aggiuntivo da utilizzare nella mobilità e nella graduatoria interna di istituto.

Quello del Ministro è solo un annuncio – precisa il segretario nazionale della Uil Scuola Rua, Paolo Pizzo – che di fatto non si è concretizzato in nessuna norma contrattuale e mai potrà concretizzarsi senza prima aver rispettato un passaggio obbligato con le organizzazioni sindacali.

È utile, infatti, ricordare che la materia della mobilità è di natura negoziale ed un eventuale atto unilaterale – mette in chiaro Pizzo – contrario al rispetto delle relazioni sindacali, non solo sarebbe discriminante ma ci porrebbe su una posizione di contrasto tale da effettuare una verifica sulla legittimità normativa del provvedimento e, conseguentemente, anche in sede giudiziaria.

La discussione in merito, condivisibile o meno – continua Pizzo – deve essere comunque affrontata in sede di contrattazione (CCNI mobilità) alla pari delle altre criticità rimaste sospese ma ancora da risolvere, come ad esempio la questione legata ai vincoli.”.

Al momento dell’accettazione dell’incarico, come tutor o come orientatore, non c’è alcuna garanzia che lo svolgimento di tale funzione avrà come risultato un punteggio aggiuntivo nell’anzianità di servizio.

Consigliamo di informare tutti i docenti interessati del corretto quadro di riferimento in atto – conclude Pizzo – e nei casi segnalati di diffidare i dirigenti scolastici ad emanare note o circolari in tal senso e, contestualmente, a segnalarcelo tempestivamente.


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