D’Aprile: educare al rispetto attraverso la scuola rende la società più libera

Questo pomeriggio l’Università Cattolica “Nostra Signora del Buon Consiglio di Tirana” ha ospitato il convegno dal titolo “Il valore del Rispetto nel programma educativo”. Presente all’incontro il Segretario generale Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile, che nel corso del suo intervento, si è soffermato sul tema “Educare al Rispetto, per una società più libera”.

All’incontro, incentrato sul tema cardine dell’ultimo congresso della Uil Scuola Rua, hanno preso parte anche docenti e intellettuali legati al mondo universitario.

Di seguito alcuni passaggi salienti del suo intervento.

Rispetto non è una semplice parola, perché sarebbe molto riduttivo. E’ invece, un importante principio di vita; è un VALORE su cui si dovrebbe basarsi qualsiasi relazione umana.

E’ un sentimento di stima, di riguardo; è un modo di relazionarsi in cui si dà valore alle persone, al loro pensiero, alle loro azioni.  Rispetto implica fare attenzione a tutto ciò che ci circonda sia esso umano o materiale; è l’opposto di indifferenza.

Occorre lavorare, quindi, sulla quotidianità, per la conoscenza delle differenze, per comprendere che queste, non comportano la superiorità di qualcuno a discapito di un altro.

 Ecco perché, la scuola assume oggi un ruolo da protagonista nell’attuazione dell’articolo 3 della nostra Costituzione, attraverso il confronto, l’ ascolto, il dialogo, la conoscenza, la condivisione, l’inclusione.

 Rispetto è una parola che assume significati diversi dall’età antica all’epoca moderna attraverso accezioni filosofiche, letterarie e religiose.

Nell’antichità non esisteva questa idea di rispetto, che invece veniva declinato e vissuto o come deferenza/soggezione, verso un’autorità, un potere costituito o una divinità; o come stima o apprezzamento verso qualcuno cui veniva riconosciuto un carattere di eccezionalità, per una particolare performance o per un inusuale virtuosismo.

 Oggi possiamo invece condividere e promuovere un’idea di rispetto che porta con sé anche una parola diversa: la parola riconoscimento.

 Ecco, questo è il fil rouge che riunisce – dall’antichità ai nostri giorni – le varie accezioni della parola rispetto nella convinzione che “Educare al Rispetto, da parte di qualsiasi agenzia formativa che sia la scuola o la famiglia rende una società più libera”.

 LA VISITA DEL SEGRETARIO GENERALE ALLA SCUOLA ITALIANA DI TIRANA

 Nella mattinata dell’11 maggio, il Segretario generale D’Aprile e il Responsabile Nazionale del Dipartimento Uil Scuola Esteri Angelo Luongo hanno incontrato la dirigente ufficio scuole Lucia Cucciarelli e visitato la Scuola italiana di Tirana, l’unico istituto comprensivo paritario in lingua italiana presente in Albania.

“In questo momento in Albania – ricorda D’Aprile – oltre sessantamila  giovani  albanesi stanno  studiando la nostra lingua, sia con i nostri docenti inviati dal Ministero degli Esteri  nelle sezioni bilingue previste dagli accordi bilaterali , a Tirana, Korcia e Scutari, ma in tante scuole pubbliche albanesi, dalla scuola media a liceo, in virtù del Memorandum d’Intesa con il nostro paese. In esse si studia in lingua italiana anche la matematica, la storia, la storia dell’arte, la fisica e la biologia. L’italiano è la prima lingua straniera studiata nelle scuole di 23 città albanesi”.

L’Istituto nasce nel 2017, per volontà di tre insegnanti italiane, sostenute dall’Ambasciata d’Italia a Tirana, con l’intento di porsi come ponte culturale e linguistico tra Italia e Albania, due paesi vicini sia in senso geografico che storico. Dal 2018 entra a far parte della rete “Centri Dante nel mondo” della Società Dante Alighieri, ente morale che promuove la lingua e cultura italiane nel mondo.

 

 

 

 

 


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