D’Aprile: “Misura da verificare concretamente. Si preveda anche per i precari”

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge che introduce l’assicurazione sanitaria integrativa per il personale scolastico, finanziata dallo Stato. Il Segretario: “Fatto positivo quando si interviene per il personale, ma ci riserviamo di verificarne meglio i contenuti. Intanto resta aperto il tema delle retribuzioni: il rispetto e il riconoscimento sociale passano inevitabilmente anche per l’aumento degli stipendi”.

Il Consiglio dei ministri, nel decreto-legge in materia di pubbliche amministrazioni, ha approvato una misura volta a finanziare, con risorse statali, forme di assistenza sanitaria integrativa a beneficio del personale della scuola, circa un milione di lavoratori.

Per questo intervento sono stati iscritti a carico del bilancio del MiM, 220 milioni di euro in 5 anni.

«Tali risorse – si legge nel comunicato diffuso dal ministero – saranno messe nella disponibilità della contrattazione collettiva, peraltro di imminente avvio, in modo che siano definite in tale sede, e dunque in pieno accordo con le rappresentanze sindacali, le modalità di fruizione nonché la stessa individuazione del pacchetto di prestazioni e servizi sanitari coperti dall’assicurazione sanitaria integrativa».

È sempre un fatto positivo quando si interviene per valorizzare il personale della scuola sotto ogni punto di vista. È comunque una misura da verificare nei suoi contenuti, spiega il Segretario generale Uil Scuola Giuseppe D’Aprile.
Ad ogni modo, se interesserà tutto il personale della scuola, precari compresi, ci troverebbe d’accordo. Figure professionali, queste, che contribuiscono, ognuno con le proprie specificità, a garantire la funzionalità delle scuole.

In attesa di conoscere il provvedimento annunciato, i nostri obiettivi principali restano però l’aumento e la contestuale detassazione delle retribuzioni, a partire dal prossimo contratto. Il rispetto e il riconoscimento sociale passano inevitabilmente anche per l’aumento degli stipendi.


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