Assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA, accolte le richieste dei sindacati

Si profila una soluzione positiva per la vertenza degli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA da almeno tre anni, per i quali si rivendicava la possibilità di partecipare, anche se non in possesso del titolo specifico, alla procedura di reclutamento straordinaria prevista dal dl 126/2019. Possibilità che ora è prevista in un emendamento sostenuto dalla maggioranza al decreto in via di conversione, fatto proprio dalle Commissioni Cultura e Lavoro della Camera.

Si evita in questo modo una palese ingiustizia nei confronti di personale che per anni ha permesso il regolare funzionamento amministrativo di centinaia di scuole, che sarebbe risultato escluso da una procedura straordinaria finalizzata proprio a riconoscere l’esperienza di lavoro maturata sul campo.

Il risultato ottenuto è frutto di una mobilitazione sostenuta in modo attivo e compatto dal personale e condotta con lucidità e determinazione su un piano squisitamente sindacale, che si conferma ancora una volta come la via giusta e più efficace per rappresentare e tutelare gli interessi dei lavoratori. Con l’emendamento approvato si ristabilisce una linea di maggiore coerenza del decreto rispetto alle intese da cui è scaturito, su problemi la cui urgente soluzione è una necessità più volte rivendicata.

Il provvedimento approderà nei prossimi giorni in Aula, l’auspicio è che il suo percorso proceda in modo sollecito verso una definitiva approvazione col più ampio consenso possibile.

Roma, 21 novembre 2019

Flc  CGIL

Francesco Sinopoli

CISL  Scuola

Maddalena Gissi

UIL Scuola Rua

Giuseppe Turi

SNALS  Confsal

Elvira Serafini

GILDA Unams

Rino Di Meglio

 


Uniti in piazza per riconoscere il valore del lavoro e dell’esperienza e pretendere il rispetto delle intese

Un presidio a Montecitorio è stato uno dei momenti decisivi dell’iniziativa sindacale  promossa in queste settimane in tutta Italia. Insieme alla riunione degli direttivi nazionali, al teatro Quirino, alla quale hanno preso parte i quadri e le Rsu pdelle cinque organizzazioni sindacali FLC- CGIL, CISL FSUR, Federazione UIL SCUOLA RUA, SNALS CONFSAL e Federazione GILDA – UNAMS, nel pomeriggio a Roma, si è svolto un presidio in piazza Montecitorio. 

Una iniziativa sindacale, che ha fatto seguito alle numerose assemblee, organizzate in tutta Italia, a sostegno della vertenza degli Assistenti amministrativi che coprono i posti di DSGA da almeno tre anni, per i quali si rivendica la possibilità di partecipare – anche se privi del titolo specifico – alla procedura di reclutamento straordinaria prevista dal decreto scuola in discussione in Parlamento.

Per affermare le proprie ragioni, il personale amministrativo facente funzione di DSGA si è mobilitato con varie iniziative, a partire da assemblee sui posti di lavoro, per coinvolgere tutto il personale ATA e l’intera comunità scolastica

Le azioni sono state promosse per sanare l’ingiustizia perpetrata nei confronti di personale che per anni ha permesso il regolare funzionamento delle scuole, incomprensibilmente escluso da una procedura straordinaria nata proprio per riconoscere l’esperienza di lavoro maturata in violazione degli impegni assunti ad aprile ed ottobre 2019 dal Governo e dal Miur.

La mobilitazione decisa unitariamente dalle sigle sindacali rappresentative del settore scuola si è sviluppata intorno alle assemblee interregionali di MILANO – BOLOGNA – NAPOLI e ROMA ed in quelle provinciali nelle quali centinaia di colleghi hanno sottoscritto un documento che fotografa la situazione, suggerisce la soluzione del problema e prospetta nuove e più incisive azioni di lotta fino al blocco dell’attività amministrativa delle scuole, per rinuncia all’incarico. Il documento è stato presentato alle autorità di governo.

Ancora una volta si rileva la forza del sindacato che, attraverso le intese e la contrattazione, è in grado di intervenire sui contenuti di leggi e regolamenti affermando nei fatti una mutazione culturale che è in atto e che solo i lavoratori insieme alle RSU possono contribuire a determinare nelle singole Istituzioni scolastiche.

    


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