Bonus docenti: regna confusione e incertezza
Il bonus docenti come rideterminato dalla legge di stabilità è stato oggetto del confronto tra organizzazioni sindacali e MIUR.
L’incontro, richiesto dai sindacati, doveva servire per fare chiarezza rispetto al nuovo contesto normativo che si è determinato a seguito dell’approvazione della citata legge.
L’esigenza per le organizzazioni sindacali, doveva essere quella di dare indicazioni coordinate alle scuole per gestire al meglio le disposizioni intervenute ad anno scolastico avviato.
Infatti, alla luce della recente approvazione della legge, le risorse del bonus docenti sono state definalizzate e pertanto possono essere utilizzate per la contrattazione integrativa alla stregua delle altre risorse del FIS, a favore del personale scolastico docente e Ata, senza ulteriore vincolo di destinazione.
L’amministrazione, dopo aver ricordato che la norma si applica a partire dal 1 gennaio 2020, ha dato un’interpretazione “bislacca” e regressiva della stessa ritenendo che il legislatore volesse solo ampliare la platea dei destinatari, estendendo le risorse del merito anche al personale Ata, ma mantenendo tutti i vincoli della legge 107/15 rispetto alla destinazione delle risorse stesse.
Secondo la UIL, invece, con questa modifica legislativa si completa il percorso già attivato col rinnovo del CCNL che aveva fatto confluire le risorse del bonus docente nell’articolo 40 (fondo per il miglioramento dell’offerta formativa) che raccoglie tutte le risorse a disposizione della contrattazione decentrata d’istituto.
I contratti d’istituto hanno durata triennale salvo la possibilità di rivedere i criteri di distribuzione delle risorse tra le diverse modalità di utilizzo nell’ambito di alcune modifiche indotte da motivazioni giuridiche non presenti all’atto della stipula del contratto stesso.
Pertanto, ad avviso della UIL, anche se alcuni contratti sono stati già sottoscritti è possibile mutare la destinazione delle somme in presenza di una clausola di salvaguardia o della volontà delle parti.
A maggior ragione se ci si trova in presenza di un contratto d’istituto non ancora stipulato .
L’amministrazione, anche se inizialmente ha evidenziato che quello odierno fosse un incontro tecnico, alla luce delle osservazioni dei sindacati, ha ritenuto opportuno rinviare l’eventuali decisioni in attesa di un approfondimento in sede politica.
E’ poi superfluo sottolineare come ancora una volta l’amministrazione ha mostrato parzialità di posizione a cui la UIL Scuola risponderà, se ci fosse una circolare in tal senso, con la pronta impugnativa della stessa per eccesso di potere.
Per la UIL Scuola hanno partecipato Pasquale Proietti, Rosa Cirillo e Giuseppe D’Aprile.