Anche la madre intenzionale ha diritto al congedo obbligatorio di 10 giorni

La Corte Costituzionale estende il congedo di 10 giorni alle madri intenzionali nelle coppie di donne riconosciute come genitori.

Con la sentenza n. 115/2025, la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale l’art. 27-bis del d.lgs. 151/2001, nella parte in cui nega il congedo obbligatorio di paternità (10 giorni retribuiti) alla madre non biologica nelle coppie formate da due donne, entrambe legalmente riconosciute come genitori.

L’esclusione è stata ritenuta discriminatoria: viola l’uguaglianza e i diritti del minore.

Ora la madre intenzionale ha diritto:
ai 10 giorni retribuiti,
alla parità di trattamento,
al pieno riconoscimento del ruolo genitoriale.

Caratteristiche del congedo
Il padre lavoratore (madre intenzionale), dipendente pubblico o privato, ha diritto a 10 giorni lavorativi di congedo obbligatorio, retribuiti al 100%, da utilizzare tra i 2 mesi precedenti la data presunta del parto e i 5 mesi successivi alla nascita del figlio.

I 10 giorni non sono frazionabili a ore ma possono essere fruiti anche non continuativamente. In caso di parto plurimo, il congedo raddoppia a 20 giorni.

Può essere fruito anche se la madre è in congedo di maternità. Spetta anche al padre adottivo o affidatario. È riconosciuto anche in presenza di altri congedi di paternità previsti da normative specifiche.


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