Consultazione nazionale linee pedagogiche per il sistema zerosei / Audizione Uil Scuola

CONSULTAZIONE NAZIONALE LINEE PEDAGOGICHE PER IL SISTEMA ZEROSEI
Audizione della delegazione UIL SCUOLA

Per rimuovere le disuguaglianze va restituita dignità e qualità
alla scuola dell’infanzia italiana, un progetto educativo invidiato nel mondo

«L’obiettivo primario della consultazione è di avviare una discussione e validare le linee pedagogiche come uno degli elementi portanti del sistema integrato definito dal decreto legislativo 65/ 2017.  Va dato atto alla Commissione nazionale, e al suo presidente, Giancarlo Cerini, di un grande sforzo per costruire un linguaggio comune, un lessico condiviso, nel documento vivo ed utile capace di temperare i rischi sempre in agguato di frattura del difficile equilibrio raggiunto con il decreto 65».  Così la delegazione Uil Scuola nell’incontro sul documento base delle Linee pedagogiche per il sistema integrato zerosei elaborato dall’omonima Commissione nazionale.

Opportunità straordinarie
Il post pandemia può rivelarsi una opportunità straordinaria di investimento sulle persone e sulla qualità dei sistemi di istruzione e di educazione.
Per attualizzarlo servono atti concreti,  volontà costante e una visione complessiva che pare ancora mancare se si pensa, ad esempio, di utilizzare l’organico di potenziamento come funzionale al coordinamento pedagogico e non invece ad implementare le sezioni della scuola dell’infanzia ai fini della frequenza triennale obbligatoria che il PNRR, con le sue risorse, può consentire di mettere a regime.
Potrebbe anche consentire la generalizzazione delle sezioni primavera per  uscire dalla condizione precaria in cui sono state lasciate per favorire il raggiungimento della fruibilità dei servizi dell’infanzia ad almeno il 33% delle bambine e dei bambini da zero a tre anni.
Occorre potenziare il ruolo di coordinamento del sistema integrato in capo al ministero dell’Istruzione, per contemperare l’estrema frammentazione e la spinta centrifuga delle Regioni.  Il Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza fornisce l’opportunità di intervenire sulle aree delle aree territoriali più svantaggiate per quantità e qualità di servizi e scuole, per cultura dell’infanzia, senza disperdere in mille rivoli le risorse ingenti messe a disposizione dell’infanzia.

Operatori attenti
I caratteri degli operatori del sistema integrato trovano requisiti sull’empatia educativa, sul rapporto umano. Sono adulti competenti, professionisti appassionati capaci di motivare interessare, punto di riferimento di istituzioni che assistono, promuovono la crescita, favoriscono lo sviluppo nelle diverse fasi della vita dei bambini e delle bambine che necessitano di interventi il più possibili armonici tra e con i diversi soggetti coinvolti nei processi di istruzione e educazione a partire dalla famiglia.
Questi operatori vengono messi di fronte ad una vera e propria costellazione di strumenti di governance pedagogica, da trasformare in atti educativi concreti e quotidiani

  • le indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e il sistema dell’istruzione
  • le linee pedagogiche per lo 0/6
  • (speriamo presto) gli orientamenti pedagogici per lo 0/3

Misure che vanno rese concrete favorendo il dialogo, il confronto, la crescita e la condivisione delle finalità educative e formative della scuola dell’infanzia che svolge funzione di cerniera come parte integrante e attiva del sistema nazionale dell’istruzione.

Focus sul documento
Va posta in evidenza l’esigenza di una maggiore attenzione al gioco, alle attività ludiche sia strutturate che spontanee.  Il gioco è il mezzo di esplorazione del sé, dell’ambiente, degli altri e favorisce la sperimentazione di una pluralità di linguaggi che i bambini hanno necessità di sviluppare a partire dalla più tenera età confrontandosi con le sollecitazioni provenienti anche da lingue straniere che disseminano una realtà multiculturale variegata e ricca già in se stessa capace di sollecitare curiosità confronti e desiderio di conoscenza reciproca, che parte alla consapevolezza di una propria identità da mettere in relazione alla conoscenza delle altre realtà con cui  si entra in contatto.

Grande attenzione andrebbe posta alla educazione alla creatività superando lo stereotipo della obsolescenza delle caratteristiche proprie della creatività infantile, ambito da coltivare in ottica evolutiva a ragione dei suoi sviluppi nel tempo.  Investimenti significano risorse che devono andare nella direzione del:

  • ripristino del tempo pieno
  • disponibilità di organici e strutture logistiche
  • raccordo tra diversi soggetti eroganti
  • obbligo triennale della scuola dell’infanzia
  • formazione necessaria al consolidamento del sistema integrato
  • attenzione a modelli di contrattazione anche territoriale che tenga conto delle differenze e degli elementi unificanti del sistema.

Nell’infanzia è il futuro del Paese. Per rimuovere le disuguaglianze va restituita dignità e qualità ad un progetto educativo invidiato nel mondo, quello della nostra scuola dell’infanzia che si arricchisce di nuove opportunità di una offerta formativa di senso per i più piccoli, a contrasto delle disuguaglianze e delle disparità sociali.

 

DELEGAZIONE UIL SCUOLA
Mariolina Ciarnella, Rosa Cirillo, Noemi Ranieri

Roma, 13 maggio 2021

 


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