Oltre cinquecento precari all’assemblea regionale della Lombardia

Il tema dell’avvio dell’anno scolastico 2019/2020, con la stabilizzazione dei docenti precari su posti di insegnamento liberi da anni, mobilita le persone.

In Lombardia, la Federazione Uil Scuola Rua lancia l’allarme: saranno quasi 20 mila  i posti liberi e vacanti, già disponibili da coprire entro il settembre 2019. A quelli già disponibili da quest’anno, non coperti per mancanza di candidati o per le lungaggini della burocrazia concorsuale, si aggiungeranno nuovi posti in deroga su sostegno, il turn over fisiologico dei pensionamenti ed il non ancora quantificabile impatto della quota 100.

Al centro della riunione di oggi le proposte avanzate dalla federazione UIL SCUOLA RUA, ampiamente condivise dalle centinaia di persone presenti.
Nel piano di attuazione del nuovo modello di reclutamento che mette al centro concorsi a cadenza biennale per i laureati forniti di 24 CFU occorre – lo ha illustrato il segretario regione della federazione Carlo Giuffrè – una fase transitoria.

Fase transitoria che la UIL riassume in  una ‘road map’: immissione in ruolo degli idonei del concorso 2016, immissione in ruolo dei candidati del concorso 2018, indizione di un concorso (titoli e colloquio)  non selettivo che gradui tutti i docenti che hanno maturato 36 mesi di servizio negli ultimi otto anni e consenta di coprire le cattedre vuote, già dal 1°settembre 2019.
Solo in questo modo si potrà dare garanzia di funzionamento a centinaia di migliaia di classi, che rischiano altrimenti di veder ripartire la giostra dei supplenti.

 

Pasquale Vespa, coordinatore dei precari scuola della Campania, nonché presidente dell’Associazione Diritti per i Docenti dei Lavoratori,  rivendica la fase transitoria da adottare  in tempi rapidi e sortire risultati entro l’avvio del prossimo anno scolastico, deve valorizzare l’esperienza acquisita, riconoscere l’impegno di chi ha fatto funzionare la scuola in questi difficili tempi.
Analoghe azioni di coinvolgimento e sensibilizzazione sono già in agenda per Firenze e la Toscana, Cagliari e la Sardegna, dopo quelle di Lazio, Campania, Friuli, Lazio.

Per Noemi Ranieri segretario nazionale Uil Scuola Rua è importante aprire una mobilitazione condivisa con le associazioni del precariato per spingere i politici ad assumersi le responsabilità di dare un deciso stop al precariato e a mettere mano ad un provvedimento di legge ad hoc. Tanto meglio se lo si ottiene senza chiamare allo sciopero gli interessati, ma attraverso il confronto, la contrattazione,  la sensibilizzazione e condivisione con i decisori politici. Lo sciopero è un mezzo, non è un fine dell’azione sindacale. In questa ottica anche l’incontro con i rappresentanti della prefettura di Milano, a cui è stato lasciato un documento di sintesi delle proposte anche per la grande sensibilità e esperienza diretta del precariato scuola da parte dei funzionari con l’impegno a consegnare nella stessa giornata odierna le nostre richieste ai ministri interessati. E’ difficile dare risposte di stabilizzazione e di lavoro ai giovani di questo Paese, se si lasciano nel precariato i lavoratori della scuola che rappresentano uno spaccato preciso della società.
Sotto questo profilo, oltre al diritto dei supplenti, va salvaguardato il diritto degli studenti e delle loro famiglia alla continuità didattica che è la base costitutiva della ‘comunità educante’.


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