Scuola: la nuova maturità con il curriculum sarà un po’ classista

L’Italia è il solo paese al mondo dove l’esame di Stato che conclude il ciclo superiore ogni anno è diversa da quello precedente. La novità è la scheda con le esperienze dello studente Forte dell’ideologia del «capitale umano», prosegue inarrestabile la corsa della scuola italiana all’asservimento nei confronti del cosiddetto «mondo del lavoro». Che non significa, si badi, il sacrosanto sviluppo dell’istruzione tecnica e professionale – quella ad esempio degli istituti tecnici industriali (Itis) ai quali il Recovery plan destina giustamente un particolare finanziamento. Significa un’altra cosa: e cioè non insegnare dei saperi ma suggerire un modo d’essere: istruire e valutare gli studenti in vista specialmente del loro futuro impiego come ingranaggi della macchina produttiva, come esecutori di mansioni. Significa perciò adottare quale criterio di giudizio la loro disponibilità caratteriale a quanto quella macchina e quelle mansioni…

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Caro Draghi, sui vaccini il problema non è il senso civico degli italiani

Stanno suscitando dibattito le parole, molto dure, del Presidente del Consiglio sui giovani che salterebbero la fila per le vaccinazioni. La maggioranza dei cittadini, però, sta rispettando il proprio turno e anche i giovani che hanno accettato di vaccinarsi non hanno saltato la fila, ma si sono adeguati a una decisione di sanità pubblica.

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Paese reale e paese virtuale, la sintesi non più rinviabile

Paese reale e paese virtuale, la sintesi non più rinviabile

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Galimberti: competenze? La scuola non educa più. Bisogna dirlo con forza

“Chiedetevi se voi siete valutati ogni giorno in base a chi siete o in base alla vostra capacità di essere efficienti e produttivi negli apparati in cui vi trovate. Abbiamo una struttura sociale che non guarda più in faccia alle persone ma alle loro prestazioni, e questo ha invaso anche la scuola”. (…)  Nel link il testo integrale dell’articolo di Umberto Galimberti dell’ottobre 2019

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“Abbiamo bisogno di un vero amore politico”. Lettera alla Costituzione

Un grande gesto d’amore nei confronti della nostra carta fondamentale come fonte di ispirazione alta per la politica. Proprio nel momento in cui la politica non da un esempio di attenzione alla drammatica situazione del Paese, questa del Cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, è un forte richiamo, tra l’altro, alla serietà della politica. La lettera ha molto colpito l’opinione pubblica italiana. La pubblichiamo integralmente, la offriamo,  così, alle riflessioni dei lettori. Cara Costituzione Sento proprio il bisogno di scriverti una lettera, anzitutto per ringraziarti di quello che rappresenti da tanto tempo per tutti noi. Hai quasi 75 anni, ma li porti benissimo! Ti voglio chiedere aiuto, perché siamo in un momento difficile e quando l’Italia, la nostra patria, ha problemi, sento che abbiamo bisogno di te per ricordare da dove veniamo e per scegliere da che parte andare. E poi che cosa ci serve litigare quando si deve costruire?…

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Alessandro Barbero e la scuola sotto attacco

«Intanto, io direi non dieci, ma venti o venticinque anni fa: l’aggressione è cominciata allora. Le cause sono: a livello immediato, la svolta a destra della politica italiana.  Questo ha comportato l’antipatia evidente di molti governi nei confronti di un mondo, quello degli insegnanti, tradizionalmente considerato di sinistra. Ma più in profondità, e in modo più insidioso, la svolta a destra dell’intero mondo occidentale, l’ideologia unica del profitto, l’esaltazione dell’imprenditoria come sale della terra. Ne risulta una classe dirigente che non capisce letteralmente più a che cosa servano la cultura, l’insegnamento, lo spirito critico. Quando lo capisce, li considera dei pericoli da neutralizzare».  (…) «La recente introduzione dell’alternanza scuola-lavoro è un passo importante nella distruzione del diritto allo studio per cui generazioni hanno combattuto: passare l’intera infanzia e adolescenza a scuola, senza essere obbligati a lavorare, non è più un diritto né un ideale, ma viene presentato come un lusso…

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Sud, la sfida riparte da giovani e donne. I problemi irrisolti

Sud, la sfida riparte da giovani e donne. I problemi irrisolti

(…) La scuola “on demand”, ne è la più desolante rappresentazione. Adesso, nella versione pugliese, sono i genitori che decidono se mandare i figli a scuola, con quest’ultima che è chiamata ad organizzarsi in modo da rispondere alle continue mutazioni (DID/DAD) imposte dal virus e dalla tutela della salute degli studenti e delle loro famiglie. Ci si preoccupa un po’ di tutti tranne che del personale scolastico. Insomma, la scuola ridotta a servizio è la pallida rappresentazione della scuola funzione dello Stato, quella scolpita nella Costituzione, per intenderci.

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Valorizzazione delle competenze e prevenzione dell’abbandono scolastico precoce: la funzione strumentale dell’azione didattica nella scuola della complessità

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Mattarella: «La comunità della scuola è risorsa decisiva per il futuro della comunità nazionale »

Mattarella: «La comunità della scuola è risorsa decisiva per il futuro della comunità nazionale »

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato nel 150° anniversario dell anascita di Maria Montessori la seguente dichiarazione: “Maria Montessori nasceva centocinquanta anni fa, a Chiaravalle. La sua umanità, i suoi studi, la sua coraggiosa esperienza di educatrice, hanno impresso un segno profondo nelle scienze pedagogiche e indicato orizzonti nuovi per la scuola, a beneficio di milioni di giovani in ogni parte del mondo, che hanno potuto e saputo accrescere in piena libertà la loro personalità. Proprio negli anni più duri del Novecento Maria Montessori è riuscita a infrangere antichi pregiudizi, dimostrando la irragionevolezza di metodi di insegnamento basati sull’autoritarismo e contrastando pratiche di emarginazione ai danni di chi era sofferente o veniva considerato diverso, aprendo la strada a un…

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LA PSICOLOGA ENZA FERRI: DOPO COVID SERVE RINASCIMENTO ISTRUZIONE PER ‘FUTURO UOMO NUOVO’

LA PSICOLOGA ENZA FERRI: DOPO COVID SERVE RINASCIMENTO ISTRUZIONE PER ‘FUTURO UOMO NUOVO’

Testo tratto dall’agenzia Adnkronos Roma, 3 ago. (Adnkronos) – “A tutti noi, la calamità naturale globale ha rivelato due importanti fattori, il primo: la nostra fragilità come esseri umani, indeboliti fisicamente ed emotivamente, alienati dai veri bisogni umani, in corsa verso nessun dove. Il secondo fattore, al contrario, ha rivelato la potente forza della cooperazione: proteggere gli altri è proteggere se stessi e viceversa, secondo il principio che ‘gli altri siamo noi’. Partendo da questa realtà attuale, dovremmo tutti optare anche per un Rinascimento dell’Istruzione che formerà il futuro Uomo nuovo”. Ne è convinta la psicologa Enza Ferri, terapista dell’età evolutiva. “Finalmente le classi scolastiche potrebbero essere di 12 studenti, con riadattamento degli spazi ed avvalendosi delle ‘graduatorie’ dei precari – spiega la psicologa – Anche gli Orientamenti educativi nazionali dovranno comprendere: l’Educazione Civica (abolita) e Ambientale, Educazione emotiva come conoscenza e stima di sé e la cooperazione, come alta forma…

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