Incremento organici, la Uil Scuola sollecita il MIM su educatori e insegnanti di religione cattolica
Serve un organico aggiuntivo strutturale. Subito una riforma per il personale educativo.
Il 17 giugno 2025 si è svolto l’incontro tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e le Organizzazioni Sindacali in cui è stata presentata la dotazione organica 2025/2026 del personale educativo e dei docenti di Religione Cattolica.
Personale educativo
Per il 2025/26 sono 35.340 gli alunni e 2.258 posti.
In apertura di incontro abbiamo espresso forte preoccupazione per l’attuale stato del personale educativo nelle istituzioni convittuali e negli educandati statali, in particolare rispetto ai criteri di determinazione degli organici e alle condizioni di lavoro del personale.
Criticità dell’attuale sistema di calcolo dell’organico
L’organico educativo continua ad essere determinato secondo il D.I. 131/2002, che prevede parametri superati e non aggiornati, basati sulla somma di convittori e semiconvittori. Dal 2011/2012 il Ministero dell’Istruzione limita la consistenza dell’organico, impedendo ogni adeguamento al reale incremento della popolazione scolastica.
Proposte UIL Scuola RUA
Per risolvere tali problematiche, la UIL Scuola Rua ritiene non più rinviabili alcuni interventi tra i quali:
– Istituzione di un organico aggiuntivo, flessibile, capace di rispondere a fluttuazioni nel numero degli iscritti e a bisogni non previsti in organico di diritto, anche al fine di far fronte al numero crescente di convittrici nelle istituzioni miste.
– Creazione di una figura di educatore specializzato nel sostegno ai convittori e semiconvittori con disabilità, con funzioni specifiche anche al di fuori dell’orario scolastico per dare una risposta concreta all’aumento degli alunni con disabilità, al momento senza adeguati supporti educativi.
– Stabilizzazione del personale educativo precario, oggi oltre il 25% della dotazione nazionale, attraverso corsi abilitanti e nuove procedure di reclutamento, dato che l’ultimo concorso risale al 2000.
– Piena equiparazione giuridica ed economica tra personale a tempo determinato e indeterminato, inclusa la mobilità, progressione di carriera e accesso al bonus per l’aggiornamento professionale.
Abbiamo rivendicato un immediato intervento legislativo e amministrativo, volto a:
– ripristinare la funzionalità dell’ambito educativo,
– tutelare la qualità del servizio nei convitti e negli educandati,
– garantire agli alunni, in particolare quelli con disabilità, una vera inclusione educativa.
Solo così sarà possibile restituire a queste istituzioni il ruolo centrale che meritano nella formazione delle nuove generazioni, in linea con i bisogni di una società in continua trasformazione, e la dignità professionale e umana di un’intera categoria.
Al termine dell’incontro la Uil Scuola Rua ha richiesto all’Amministrazione un tavolo permanente di confronto sulle tematiche esposte.
Insegnanti di religione cattolica
Per il 2025/26 la dotazione organica è di 23.792 unità.
La Federazione UIL Scuola Rua ha ribadito con determinazione l’urgenza di costituire un organico aggiuntivo per l’insegnamento della religione cattolica (IRC), a partire dall’anno scolastico 2025/2026.
La normativa vigente – in particolare il D.P.R. 751/1985, attuativo dell’Accordo di revisione del Concordato del 1984 – sancisce che l’insegnamento della religione cattolica è parte integrante dell’offerta formativa, in piena parità con le altre discipline scolastiche. È pertanto inaccettabile che, a fronte di un fabbisogno stabile e, in taluni contesti, persino crescente, si continui a operare con una dotazione organica ridotta e inadeguata.
Abbiamo evidenziato una criticità concreta e diffusa: in molti istituti scolastici, i docenti IRC ricoprono incarichi di sistema – come quello di collaboratore del dirigente scolastico – e sono distaccati per svolgere tali funzioni. In assenza di un organico aggiuntivo, però, le ore di insegnamento da essi coperte non vengono sostituite, con ricadute negative sull’organizzazione didattica. Questo genera disservizi, carichi aggiuntivi per altri docenti o, peggio, la scopertura totale delle ore.
Una simile situazione compromette il pieno esercizio del diritto allo studio per gli alunni che si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica e penalizza i lavoratori, costretti a operare in condizioni di instabilità e con carichi non sostenibili.
L’istituzione dell’organico aggiuntivo è indispensabile per:
– garantire la continuità didattica e la qualità dell’insegnamento;
– tutelare i diritti degli studenti;
– riconoscere pienamente il ruolo professionale dei docenti IRC, anche nelle funzioni organizzative e gestionali della scuola.
Occorre una risposta concreta, strutturale e non più rinviabile.
Per la UIL scuola hanno partecipato Paolo Pizzo e Mario D’Ambrosio.