Turi: batteria dei test, procedure certe per l’abilitazione, rispetto dei tempi e delle persone.

Il ministro intervenga direttamente. C’è bisogno di dare trasparenza e tranquillità alle persone.

«Noi non andiamo alla ricerca di tavoli, cerchiamo soluzioni» – questo il commento del segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, al termine della prima riunione tecnica convocata al Miur per mettere a punto i dettagli operativi per i concorsi.

Punto di partenza il decreto approvato a fine anno, testo che dovrebbe viaggiare politicamente insieme al verbale di conciliazione redatto prima dell’avvicendamento a capo del dicastero di Viale Trastevere.
Ma la convocazione di questa mattina non ne fa cenno.

Stando all’ordine del giorno, quello tecnico dei concorsi, le questioni di merito sollevate dalla Uil Scuola si sono mosse su tre direttrici:

fornire strumenti a quanti parteciperanno al concorso straordinario, a partire dalla batteria dei test, da cui estrarre quelli delle prove di somministrazione. Centrale dovrà essere la valutazione complessiva dando maggiore peso all’esperienza.

disegnare un percorso che dia certezza delle procedure per coloro che non rientreranno nei 24 mila con il
conseguimento dell’abilitazione, che ha come presupposto necessario che il candidato abbia un contratto di supplenza (percorso che potrà essere reso praticabile anche nel tempo) e, analogamente valido anche per i docenti già di ruolo che conseguono l’abilitazione ai fini del passaggio, i cosiddetti ingabbiati.
Per questo bisogna riaprire il contratto sulla mobilità. Occorre ottenere il passaggio per la conferma in ruolo dopo l’anno di formazione e prova.

avere attenzione per i tempi e per le persone: un concorso straordinario non può avere parametri ordinari. Per questo è importante fare attenzione ai dettagli. A partire dalle commissioni. Un numero eccessivo potrebbe allungare vistosamente i tempi. Ne basterebbe una per regione.

Dirimente per la Uil Scuola la preparazione sulla batteria delle domande in vista della prova per il concorso straordinario. La preparazione – mette in chiaro Turi – non può essere enciclopedica ma serve una didattica specifica. Bisogna fornire la batteria delle domande per prepararsi e comprendere la logica dei quiz.
Non farlo metterebbe le persone in una situazione di ansia e disagio ingiustificati e non garantirebbe dal rischio di possibili inquinamenti delle prove concorsuali.
Il ministro intervenga direttamente. C’è bisogno di dare trasparenza e tranquillità alle persone.
Il confronto è ancora in itinere. La riunione stata aggiornata alle 16.00 di domani.


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