Una decisione netta e ragionata

Dopo il confronto si vota: è la democrazia.

Gentile Editore de La Tecnica della Scuola,

Le scrivo in merito all’articolo redatto questa sera da Reginaldo Palermo, dal titolo: Contratto scuola, è ufficiale: la Uil non firmerà l’accordo. Lo ha deciso l’Esecutivo nazionale.

Stupisce che, a distanza di mesi dalla conclusione delle trattative e dopo decine e decine di assemblee, il suo redattore fissi nel titolo la notizia della non firma, come fosse un dato nuovo.

Analogamente, Le ricorderei un fatto semplice: i sindacati sono ancora presidi di democrazia nei quali le decisioni vengono sottoposte al confronto e poi votate. Così abbiamo fatto noi dopo una lunghissima consultazione, rimettendo la decisione ai voti del nostro Esecutivo nazionale. Solo allora è stata assunta, in modo condiviso e coerente.

Rispetto e coerenza, sono le parole che hanno guidato la nostra azione in questi mesi: nel negoziato contrattuale a difesa del personale della scuola nel rapporto di lavoro – e allo stesso tempo e con la stessa determinazione – nel loro essere persone nella  società, donne e uomini che quotidianamente impegnano la loro attenzione e il loro studio per svolgere un’attività di particolare rilievo sociale qual è il lavoro a scuola, che vivono direttamente le conseguenze delle scelte derivanti dalle misure di finanza pubblica del Governo, che andranno ad incidere in modo pesante su pensioni, cure sanitarie, sicurezza.

I sindacati sono associazioni volontarie aventi lo scopo prioritario di difendere gli interessi professionali della categoria che rappresentano.

Chiunque pensi che questa sia solo una definizione enciclopedica, non ha chiaro qual è lo scopo del sindacato o, peggio, ritiene di poterne usare la struttura per limitare l’interesse economico e professionale di una categoria di lavoratori per finalità politiche diverse.

Abbiamo ripetuto molte volte che i contratti si firmano se migliorano le condizioni di lavoro del personale. Nel testo contrattuale all’impegno richiesto a ogni singolo lavoratore del comparto rispetto al corrispettivo economico, non si offrono tutele e prospettive professionali. La nostra è un’opposizione sì netta ma ragionata.

La strada comoda dell’adattamento al meno peggio, non tutela le persone, non appartiene alla UIL, alla UIL Scuola Rua e ai tanti iscritti che hanno condiviso scelte e progetti, senza timore o condizionamenti.

È solo il coraggio delle idee che consente di raggiungere obiettivi alti che fungono da volano per una rinnovata e solida consapevolezza di categoria, unendo movimenti, pensieri e persone, come dimostra la comunità progettuale che ha contrassegnato momenti di autentico riformismo e di unità nell’azione confederale.

Le manifestazioni a cui fa riferimento il suo redattore – che mi consenta ha agito da cattivo ambasciatore della sua testata sovrapponendo piani sindacali, politici e personali – sono frutto di un’ampia azione promossa dalle donne e dagli uomini della CGIL e della UIL, che insieme, con vigore e unione di intenti, rivendicano ogni giorno e in tutte le sedi opportune il diritto alla tutela del lavoro – e, aggiungerei, al potenziamento della scuola statale, fondamento imprescindibile dell’educazione dei nostri giovani – dimostrando che quando si propongono idee e finalità valide, anche su posizioni diverse, si possono percorrere strade comuni, perché l’importanza del progetto da realizzare ritrova nella  tutela dei lavoratori l’obiettivo comune da raggiungere.

Costruire è sempre più complesso che distruggere, chiedere è sempre meglio che decidere in solitudine.

Giuseppe D’Aprile
Segretario generale
Federazione Uil Scuola Rua

 


Per completezza di informazione pubblichiamo una sintesi del testo approvato dall’Esecutivo nazionale, riunito a Fiuggi il 24 e 25 ottobre, che fa il punto della posizione. Vale appena la pena di precisare che il Documento finale, approvato all’unanimità, ha per sua stessa natura organizzativa, i connotati di uso riservato, ciò significa che ogni altro uso deve essere autorizzato. Di seguito ne riportiamo i tratti essenziali.


Riunito a Fiuggi nei giorni 24 e 25 ottobre,
– dopo la relazione del Segretario Generale con cui, dando seguito agli impegni assunti in occasione dell’Esecutivo nazionale del 26 luglio u.s., è stato illustrato lo svolgimento e l’esito del programma di intervento di informazione, in presenza, tenuto nei riguardi del personale scolastico finalizzato a far conoscere specificamente i contenuti dell’ipotesi di CCNL 2019/21 del Comparto Istruzione e Ricerca;
– dopo le 20 assemblee regionali tenute alla presenza del quadro dirigente territoriale (segreterie, organismi, RSU e terminali associativi) e le oltre 100 assemblee territoriali aperte alla partecipazione del personale scolastico, tutte svolte all’interno delle scuole e in orario di servizio;
l’Esecutivo nazionale ha valutato di non procedere alla sottoscrizione dell’ipotesi di rinnovo del CCNL 2019/21 ed ha conferito ampio mandato alla Segreteria nazionale per avviare la mobilitazione della categoria sulla base dei seguenti obiettivi:

  • dare seguito alle assemblee sindacali su tutti i territori proseguendo l’azione di informazione dei lavoratori, sempre con iniziative in presenza, ed assicurando il supporto della segretaria nazionale;
  • organizzare e sviluppare ulteriori iniziative di analisi e di approfondimento dei percorsi riformatori che il Governo sta continuando a mettere in atto depotenziando il sistema di istruzione statale costituzionale (riforma dell’istruzione tecnica e professionale) utilizzando e valorizzando, anche i propri enti strumentali (IRASE);
  • costituirsi in tutte le sedi giurisdizionali per far valere il diritto di rappresentanza pieno ed integrale nei riguardi dei lavoratori della scuola;
  • attivare, con immediatezza, nell’ambito del percorso di mobilitazione di tutti i lavoratori, le iniziative per contrastare, in ogni singola istituzione scolastica, la messa in atto degli istituti contrattuali che conducono la scuola su un percorso dirigista, ledendo la dignità e i diritti di: docenti, educatori e ATA;
  •  assumere iniziative tese a far rispettare le competenze del personale docente e ATA coerenti con gli attuali profili professionali, rifiutando tutte le prestazioni “aggiuntive” di competenza di altri uffici e di altre amministrazioni.

Documento approvato all’unanimità.


Riceviamo oggi da La Tecnica della scuola e pubblichiamo:

Gentile Segretario Generale
Dott. Giuseppe D’Aprile
Federazione Uil Scuola Rua

A seguito  della pubblicazione sul vostro sito della seguente notizia https://uilscuola.it/una-decisione-netta-e-ragionata/ prendo atto della decisione del suo sindacato di rendere pubblica la lettera che lei mi aveva inviata a seguito del nostro articolo sulla questione della firma del CCNL (https://www.tecnicadellascuola.it/contratto-scuola-e-ufficiale-la-uil-non-firmera-laccordo-lo-ha-deciso-lesecutivo-nazionale).

Due punti mi preme sottolineare.

Lei scrive: “Stupisce che, a distanza di mesi dalla conclusione delle trattative e dopo decine e decine di assemblee, il suo redattore fissi nel titolo la notizia della non firma, come fosse un dato nuovo”. Di fatto lei conferma che – allo stato attuale – il suo sindacato non intende firmare il CCNL in via definitiva, dunque il nostro articolo risponde alla verità dei fatti: ed è questo che interessa ai lettori. Lei spiega che il nostro articolo è basato su un documento riservato che, per essere divulgato, necessita di autorizzazione.
Mi spiace che dalla sua nota emerga una concezione quanto meno curiosa della libertà di stampa: il documento era stato approvato all’Esecutivo nazionale di Fiuggi al quale erano presenti centinaia di vostri dirigenti regionali, provinciali e locali. Il nostro vicedirettore ne è venuto in possesso e lo ha utilizzato come è legittima prassi giornalistica (non mi pare neppure il caso di scomodare l’articolo 21 della Costituzione).
Nella sua nota si parla infine di confusione fra “piano sindacale, politico e personale” e francamente non si comprende davvero a cosa lei si voglia riferire.
Il nostro vice-direttore ha espresso un legittimo dubbio sulle conseguenze della non firma rispetto alle manifestazioni programmate con Flc-Cgil.
Lei chiarisce che con Cgil (e con gli altri sindacati in genere) esiste consonanza di vedute e di obiettivi e di questo prendiamo atto.

Distinti saluti
dott.ssa Daniela Girgenti
direttore editoriale de “LA TECNICA DELLA SCUOLA”

 


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