UIL: la formazione va orientata sui processi di innovazione della comunità educante

Formazione e aggiornamento in servizio: a buon punto il confronto per la stipula del nuovo contratto sull’utilizzo delle risorse   

Lo sviluppo professionale di tutti gli operatori si realizza con un utilizzo attento delle risorse   a sostegno di misure di sistema che non possono  ignorare l’autonomia delle singole scuole.
Un positivo passo avanti è stato realizzato nell’incontro del 15 ottobre, su un tema che la UIL ha posto all’attenzione da subito: evitare  che le risorse  siano veicolate esclusivamente attraverso le scuole polo che non sempre hanno la capacità di rispondere ai reali fabbisogni formativi dei lavoratori.
Su questo punto si è registrata la disponibilità del MIUR a dividere le risorse  complessive in due articolazioni diverse, la prima destinata alle  singole scuole, a supporto dei  propri piani formativi per lo sviluppo individuale e professionale dei lavoratori, e una seconda in attuazione di misure di interesse nazionale tramite il meccanismo delle scuole polo.  Un posto privilegiato in questo va dedicato, per la UIL, alla valorizzazione professionale (posizioni economiche) del personale Ata da riavviare anche attraverso nuove procedure per la surroga dei lavoratori andati in pensione.
E’ necessario individuare nei diversi capitoli di bilancio le risorse necessarie non solo a finanziare gli istituti contrattuali ma altresì le azioni per far progredire l’istituzione scolastica nella sua globalità rispetto ai numerosi ambiti di attività, che devono comunque sempre mantenere al centro le finalità educative e didattiche ed essere coerenti con il  modello di scuola dell’autonomia.
Per la prosecuzione del confronto, ad avviso della UIL, occorre conoscere non solo la disponibilità di risorse dei capitoli di bilancio dedicati ma anche quelle derivanti da azioni parallele che hanno al proprio interno accantonamenti per la formazione.
Tra queste riteniamo indispensabile l’ informazione preventiva sulle disponibilità derivanti dalle disponibilità per :

    • Percorsi per le competenze trasversali per l’ orientamento (ex alternanza),
    • Nuovo esame di stato,
    • Piano Nazionale Scuola Digitale,
    • Piano Operativo Nazionale, ( PON Istruzione)
    • Finanziamenti ex legge 440/97.

Il contratto va definito tenendo a riferimento la complessiva disponbilità di risorse , il loro uso e le finalità di destinazione. A seguito delle modifiche di gestione secondo il modello di cassa l’assegnazione alle scuole, con un 50% in acconto ed il rimanente in saldo, previa rendicontazione puntuale da curare non solo in senso economico finanziario ma anche per le ricadute professionali.
La rendicontazione dovrà essere comunque prodotta.
Va attivato il comitato paritetico per l’innovazione previsto dal contrattato collettivo.
La delegazione di parte pubblica, guidata dal Capo dipartimento, Carmela Palumbo, si è impegnata a fornire  approfondimenti sui dati presentati, già in occasione del prossimo incontro fissato per il 21 ottobre.


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