Conferma del docente di sostegno scelto dalle famiglie: in arrivo il decreto ministeriale

Per la UIL: ritirare il provvedimento. È un’operazione volta alla ricerca del consenso lesiva dei diritti di graduatoria e in netto contrasto con il nostro sistema statale e costituzionale, garante di laicità, trasparenza e pluralismo.

Il 30 gennaio si è svolta presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito l’informativa, a cui la UIL Scuola Rua ha partecipato in virtù della sentenza del 23 gennaio del Tribunale di Roma con la quale vengono disapplicati gli articoli 5 e 6 del Contratto Nazionale nella parte in cui non consentono alle organizzazioni sindacali non firmatarie di partecipare alle riunioni di informazione e confronto, sulle Misure finalizzate a garantire la continuità dei docenti a tempo determinato su posto di sostegno per l’anno scolastico 2025/2026, a norma dell’articolo 8, comma 2, del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2024, n. 106.

La bozza del testo presentato dall’Amministrazione prevede:

Modalità

• Entro il 31 maggio 2025 il dirigente scolastico acquisisce l’eventuale richiesta di continuità del docente di sostegno da parte della famiglia e, valutata la sussistenza delle condizioni per procedere alla conferma del docente, ne comunica l’esito all’Ufficio Scolastico Provinciale, al docente interessato e alla famiglia entro il 15 giugno 2025.

• Il docente esprime la volontà di essere confermato con precedenza assoluta.

• L’Ufficio Scolastico provinciale, dopo aver svolto le operazioni relative al personale a tempo indeterminato (ivi comprese le procedure per il conferimento degli incarichi a tempo determinato finalizzati al ruolo da GPS I fascia sostegno), verifica la disponibilità del posto, conferma con precedenza assoluta rispetto alle operazioni informatizzate di individuazione dei destinatari delle supplenze sul posto assegnato l’anno precedente.

• Le conferme sono disposte improrogabilmente entro il 31 agosto 2025. Eventuali disponibilità acquisite dopo questa data non sono prese in considerazione.

Criteri

Le disposizioni si applicano:

a) ai docenti in possesso del titolo di specializzazione per l’insegnamento agli alunni con disabilità;

b) ai docenti privi del titolo di specializzazione per l’insegnamento agli alunni con disabilità che siano inseriti nella seconda fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze per il relativo grado;

c) ai docenti privi del titolo di specializzazione per l’insegnamento agli alunni con disabilità.

La procedura di conferma può essere proposta esclusivamente alle categorie di personale in servizio a tempo determinato nell’anno scolastico 2024/2025 con supplenze fino al 30/6 o 31/8.

Posizione della Uil Scuola

In apertura di incontro la UIL Scuola ha evidenziato come questo provvedimento rappresenti innanzitutto un assurdo giuridico, che darà seguito ad una ondata di contenziosi di cui la scuola, in questo momento, non ha assolutamente bisogno.

Infatti, consentire la possibilità di assegnare una cattedra sulla base del “gradimento” dei genitori mette a rischio la garanzia sancita da graduatorie che hanno sempre rappresentato il fondamento giuridico e costituzionale nell’assegnazione di una supplenza.

Bisogna oltretutto considerare che per il prossimo anno scolastico, anche a seguito degli elenchi aggiuntivi alle GPS di I fascia sostegno, ci saranno tanti docenti in possesso della specializzazione sul sostegno che potrebbero non avere a disposizione dei posti di supplenza perché occupati da docenti non specializzati qualora questi saranno confermati su quel posto.

Ciò è lesivo non solo per il docente specializzato, perché non si garantisce il diritto di graduatoria, ma soprattutto per l’alunno disabile,che rischierà per il secondo anno consecutivo di non avere l’insegnante di sostegno specializzato quando le graduatorie per le supplenze ne conterranno di più rispetto all’anno scolastico precedente.

È inoltre utile sottolineare come un metodo che lascia la scelta ai genitori, in particolar modo in riferimento a quelle situazioni familiari disagiate, incoraggerà un sistema clientelare e di facile ottenimento del consenso di un genitore minando il principio di imparzialità del sistema scolastico pubblico.

Confermiamo il nostro giudizio negativo sul provvedimento di legge, già espresso nel corso del confronto politico. Ne abbiamo chiesto il ritiro, anche insieme ai docenti specializzati, durante le ultime manifestazioni, nelle quali siamo stati al loro fianco.

Tale provvedimento introduce un sistema inaccettabile di vincoli e consensi che è in netto contrasto con il nostro sistema statale e costituzionale, garante di laicità, trasparenza e pluralismo.

Per tali motivi la Federazione UIL Scuola RUA ha chiesto il ritiro del provvedimento e si riserva di valutare, anche in sede legale, le conferme che saranno effettuate rispetto alla violazione dei diritti di graduatoria soprattutto dei docenti specializzati.

Per l’Amministrazione erano presenti la dott. Palumbo e il dott. Volontè. Per la Uil Scuola Paolo Pizzo.


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