L’Aran rende note le cifre disponibili per rinnovare il contratto scuola
Oggi si è svolto presso la sede dell’ARAN il quinto incontro per il rinnovo del CCNL 2019/2022, sulle “Risorse contrattuali”
Nell’introdurre i lavori, il dott. Mastrogiuseppe ha illustrato le risorse a disposizione per il rinnovo del CCNL Scuola, la cui vigenza è scaduta il 31 dicembre 2021. Le stesse rivengono dagli accantonamenti effettuati con le Leggi di Bilancio del 2019, del 2020 e del 2021, a cui si sono aggiunte quelle disposte, sempre con Legge di Bilancio, per il 2022. Queste ultime finalizzate a finanziare il salario accessorio attribuibile al personale con la contrattazione decentrata di istituto.
La dotazione complessiva supera di poco i 2 miliardi di €. Ripartendo le stesse per 13 mensilità e sulla base degli addetti del settore ( oltre un terzo dei dipendenti pubblici), equivale ad un aumento medio mensile, lordo pro-capite, di 97.15 €, a cui va sottratta la quota dell’elemento perequativo previsto dal CCNL in atto (10.43 €, somme già in godimento), per cui l’aumento reale si attesta a 86.7 € lorde pro-capite. Il comparto Scuola, anagrafato al 31dicembre 2018, consta di 936.065 docenti e di 209.492 ATA.
Ulteriori risorse rivengono dagli stanziamenti disposti con la Legge di Bilancio 2022 e riguardano:
- La valorizzazione del solo personale docente per 300.000 €, disponibili dall1.1.2022 il cui ammontare medio mensile, sempre per 13 mensilità, determina una ripartizione di 16 € ( non per tutti si tratta del salario accessorio) mensili pro capite;
- L’incremento del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (89,4 mln), sempre per il personale docente, che ripartito, determina un aumento di € 5.31€ ( non per tutti, si tratta del salario accessorio) pro capite, al mese;
- Il rinnovo dell’Ordinamento Professionale del personale ATA reca una dotazione di 36.9 mln di € che, ripartito, determina una quota di 9.79 mensili € pro capite;
- Sempre per il personale ATA sussiste un budget di 14.8 mln di € che, ripartito tra i diversi lavoratori, determina un aumento medio mensile di 3.91€ pro capite al mese.
La Uil Scuola ha giudicato del tutto inadeguate le risorse messe a disposizione per il rinnovo del CCNL, se comparate con gli obiettivi (ambiziosi) contenuti nell’Atto di Indirizzo emanato dal Governo: poche risorse e molte pretese.
La prosecuzione della trattative richiede un chiarimento di fondo: il Governo deve finanziare, con nuove e significative risorse, il rinnovo del CCNL perché quel che oggi ci ha esposto l’ARAN non sono sufficienti neanche a recuperare parzialmente il potere d’acquisto delle retribuzioni ferme da oltre tre anni. Non è possibile che risorse, sia pure insufficienti, siano congelate nella disponibilità del MEF che continua ad assottigliarle invece che incrementarle.
La Uil Scuola ha , altresì, rilevato come dalla prospettazione delle risorse effettuate non risultano, in decremento, quelle previste per incentivare il personale docente che rinuncia a fare domanda di trasferimento. Oltretutto permangono vincoli che impediscono alle parti di poter liberamente contrattare. Un vulnus questo che si è accentuato proprio con la conversione in Legge del D.L.36/2022 che ha pesantemente intaccato le risorse del fondo di istituto.
Situazione surreale, quella determinatasi, che tocca punte patologiche quando si tratta la parte del personale ATA, mettendo a disposizione meno di 10 € al mese, lorde, per valorizzarne la funzione. Si tratta di un’umiliazione più che di una valorizzazione.
La UIL Scuola ha chiesto un chiarimento politico con tutte le componenti partecipanti al tavolo, rappresentando i limiti che impediscono una vera e proficua trattativa, prima di procedere con i successivi incontri.
Per la Uil Scuola hanno partecipato Giancarlo Turi e Pasquale Raimondo.
L’ARAN è stata rappresentata dai: dott.ssa Maria Vittoria Marongiu e Matrosgiuseppe