Turi: quelli della Azzolina sono numeri irreali. Ancora propaganda.
Serve un provvedimento urgente per i 36 mila precari con un concorso per titoli e esame finale.
I posti per le immissioni in ruolo si avranno all’esito dei concorsi e quindi in data incerta, mentre è certo che i posti chiesti in autorizzazione al Mef (circa 80.000 sono quelli comunicati oggi dal ministro) non saranno coperti per mancanza di aspiranti – così il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, dopo l’annuncio del ministro dell’Istruzione.
La conclusione è che a settembre ci saranno ancora centinaia di migliaia di precari, e che andranno considerati i tempi per reclutarli.
L’altra certezza – continua Turi – è che in classe non ci saranno tutti i docenti.
Bisognerebbe credere ad un miracolo della digitalizzazione – che potrà sì abbreviare i tempi – ma abbiamo grandi perplessità sulla loro presenza nei tempi canonici dell’avvio di anno scolastico.
Si è ancora in tempo – rilancia Turi – per pensare ad un provvedimento, urgente, per immettere i 36.000 precari con un concorso per titoli ed esame finale.
Si continua con la propaganda per nascondere la polvere sotto il tappeto.