Finanziaria 2022: non basta la professionalità adesso ci vuole la ‘dedizione’

Turi: inaccettabile che gli aumenti siano finalizzati per legge.  Pochi, per pochi e premiali.

E’ una brutta sorpresa per la scuola: nel testo bollinato della Legge Finanziaria dei 33 miliardi della manovra andranno al sistema nazionale di istruzione 260 milioni di euro.
Una quota che non garantirà nemmeno gli aumenti contrattuali attesi. Misure di finanza pubblica – commenta il segretario generale della Uil Scuola – che mortificano la scuola a cui sono riservati solo interventi di natura programmatica – tutti rigorosamente a costo zero.

Un esempio tra tutti l’inserimento della previsione di una riduzione del numero di alunni per classe senza che venga previsto un organico a copertura di tale decisione. Un futuribile senza soldi e senza personale. Allo stesso modo si procede per l’educazione fisica, annunciata ma da realizzare a ‘invarianza di organico’, senza ulteriori finanziamenti.

Si dirà: ma la scuola riceverà quota parte delle somme del PNRR, 17 miliardi di euro.
Quelle somme – precisa Turi – andranno a finanziare interventi strutturali legati a palestre, asili, Its formazione. Non andranno alle persone, quelle che con il loro lavoro, fanno funzionare il sistema.

Diciamolo chiaramente – commenta Turi – i soldi per la scuola non ci sono. Le risorse per il personale sono quelle stanziate nella Finanziaria, quelle scritte nero su bianco dal Ministero dell’Economia.

Siamo in una situazione gravissima: mentre la scuola è ancora senza Atto di indirizzo, il Governo lo anticipa e decide aumenti – sotto forma di premi fedeltà, osserva Turi – in una Legge di Bilancio. Nelle disposizioni governative, gli aumenti della scuola andrebbero, infatti, in modo selettivo al personale della scuola. Non a tutti, non tutti insieme.  Il criterio sarà quello della “dedizione all’insegnamento”.

Un modo di procedere inaccettabile che disconosce le professionalità, e definisce nella manovra economica come si spenderanno i soldi del contratto: pochi, per pochi e premiali.

E’ evidente il vuoto di azione politica in un settore che tutti ritengono decisivo per il futuro del Paese – a parole, osserva Turi.  La definizione dei capitoli di bilancio della Legge Finanziaria pone l’urgenza e l’opportunità di un momento di verifica tra obiettivi dichiarati e scelte di Governo. Ogni soggetto coinvolto dovrà assumersi le proprie responsabilità.


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