8 marzo, pensando al futuro.

Oggi al CNEL si è parlato di donne, mondo del lavoro, ripresa economica, salute e sicurezza alla presenza dei tre Segretari generali di UIL, CGIL e CISL e di esperti del settore. Per la UIL SCUOLA ha partecipato Rossella Benedetti.

Il confronto si è dipanato attorno a tre temi che riguardano da vicino le donne: la lotta alla precarietà, la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro e non solo, il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza.

La direttrice centrale dell’ISTAT, dott.ssa Sabbadini, ha illustrato dati alla mano la situazione preoccupante del nostro Paese, fanalino di coda in Europa, per quanto riguarda l’occupazione femminile. Nell’anno del lockdown, il 2020,  sono state le donne ad essere maggiormente colpite da licenziamenti e perdita di reddito, ma già dal 2012 si registra una flessione nella qualità e la quantità del lavoro femminile. Basti pensare che il 70% del part-time è involontario per le donne.

Le lavoratrici si trovano, così, ad ingrossare le fila di chi vive alla soglia di povertà. Neanche le donne con alti livelli di studio sfuggono a questo rischio, intanto perché sono una minoranza della popolazione (l’Italia ha una delle più percentuali più basse di laureati nella UE) e poi perché la maggior parte sono confinate in settori femminilizzati, dove il salario è mediamente più basso rispetto alle professioni affollate da uomini. La direttrice dell’ISTAT ha, infine, ribadito che bisogna superare la falsa credenza che per trovare un lavoro non serve il titolo di studio.

Basta riflettere sul fatto che la maggior parte degli inoccupati e inattivi anche nella formazione hanno titoli di studio molto bassi. È necessario, pertanto, investire in istruzione.

La UIL, con il segretario generale Pierpaolo Bombardieri e la segretaria confederale Ivana Veronese, ha richiamato con forza l’attenzione sull’impegno contro la precarietà del lavoro e per un’organizzazione dei processi lavorativi che sia rispettosa delle differenze di genere e della sicurezza della persona.

Non si può continuare a morire o ad ammalarsi nel nome del profitto. I luoghi di lavoro vanno riorganizzati anche nel rispetto delle esigenze femminili. Basti pensare che persino là dove le donne sono la maggioranza, non si creano nidi per i figli dei dipendenti, né si attrezzano i locali con servizi rispettosi della salute femminile.


Qui di seguito un breve elenco degli appuntamenti in Europa oggi e la controcopertina de La Stampa firmata da Annalisa Cuzzocrea

Manifestazione CES a Bruxelles ore 12-14 – Women stand with Ukrain
Domani riunione straordinaria del Comitato donne della CES per approvare una dichiarazione contro la violenza sulle donne durante il conflitto in Ucraina.

Dichiarazione ITUC
https://www.ituc-csi.org/IWD2022?lang=en 

Evento del Parlamento Europeo
https://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/society/20220218STO23627/giornata-della-donna-2022-per-un-futuro-ambizioso-dopo-il-covid-19?xtor=AD-63-%5Biwd2022%5D-%5Bv1%5D-%5Bit%5D-%5Bbanner%5D

Conferenza presso il Comitato Economico e Sociale europeo 
https://www.eesc.europa.eu/en/agenda/our-events/events/women-labour-market/programme

Campagna per l’uguaglianza salariale della Federazione dei sindacato dei servizi pubblici francesi
https://fsu.fr/la-fsu-ne-lachera-pas-deferlante-pour-legalite/

Germania la GEW lancia in coincidenza con l’8 marzo il primo sciopero di avvertimento dopo il fallimento delle trattative sul rinnovo del contratto
https://www.gew.de/aktuelles/detailseite/erste-warnstreiks-am-internationalen-frauentag-1

Evento online dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro
https://www.ilo.org/global/meetings-and-events/WCMS_838337/lang–en/index.htm


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