DL SCUOLA E PRECARI – Turi: attenzione alle alchimie parlamentari

Ci sono i posti. Ci sono le circostanze economiche che lo consentono.  Si faccia in fretta ad assumere i precari con un concorso per soli titoli.
Servono risposte politiche che diano certezze alle persone.

Non è il momento di alchimie parlamentari che vanno dal voto di fiducia a maxiemendamenti con improbabili accordi e mediazioni. Le cronache ci riportano ad un clima di alta tensione politica per il Dl Scuola.

Siamo in un momento di forti tensioni sociali che meritano attenzione e responsabilità – sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi. Quella stessa responsabilità che hanno avuto i cittadini e i lavoratori ancora in attesa di decisioni che andranno ad incidere sul loro futuro.

In questi mesi non abbiamo mai fatto mancare la nostra partecipazione attiva e responsabile per riavviare il paese verso la normalità.
Proprio ieri abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa che, nel garantire la salute della comunità educante, consentono di svolgere, dove possibile, gli esami di Stato secondo criteri e procedure previste dal CTS e dalla protezione civile.

Un atto di grande responsabilità – osserva Turi – assunto anche in un momento conflittuale di rivendicazioni con il ministro, non ancora definite che ha determinato anche  la revoca degli scioperi già programmati, per effetto della pandemia.

Ora è il momento delle decisioni politiche chiare che rispondano alle reali esigenze di un settore strategico per il paese che non può rimanere nel limbo delle incertezze e peggio ancora ostaggio di schermaglie politiche che nessuno potrà comprendere.

Ci sono i posti. Ci sono le circostanze economiche che lo consentono.
Si faccia in fretta ad assumere i precari con un concorso per soli titoli, sia per i docenti che per i direttori amministrativi facenti funzione.

Solo in questa maniera si potrà riavviare il nuovo anno scolastico che non merita nessuna tensione aggiuntiva oltre quella che già esiste.

Ci auguriamo di non assistere a pasticci e soluzioni affrettate e superficiali che stanno caratterizzando questa stagione amministrativa con atti di dubbia legittimità nell’indizione di concorsi che, a nostro parere prestano il fianco a possibili profili di illegittimità.  Il concorso per dirigenti à l’ultimo esempio in ordine di tempo e che andrebbe risolto politicamente. Non si può delegare alla magistratura il reclutamento che attiene alla politica.


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