Esami di Stato: presupposto di tutto è la sicurezza di docenti e studenti
Sulla maturità la sicurezza è al primo posto. E’ il presupposto necessario per insegnanti e studenti e va ancora costruita – così il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi sulle ordinanze di oggi sugli Esami di Stato.
La soluzione messa a punto – che prevede che gli esami finali si concertino su una prova orale – che sarebbe più corretto definire colloquio multidisciplinare, sottolinea Turi, presentato da un elaborato in cui il candidato possa esprimere le proprie conoscenze e dimostrare di aver raggiunto la maturità – è quella che ripercorre il metodo dello scorso anno che ha dato buoni risultati.
Sarebbe sbagliato ricominciare daccapo. In effetti sia sul piano della pandemia, che su quello del lavoro scolastico, poco o niente è cambiato – osserva Turi.
Il ritorno ad un esame che valuti la maturità, il senso critico e la possibilità per ciascuno stende di poter valorizzare il proprio talento – aggiunge Turi – si scontra piuttosto con l’idea ossessiva di voler procedere alle prove standardizzate dell’Invalsi.
Ugualmente sarebbero da ripensare le attività dei percorsi di alternanza, sui quali vorremmo conoscere quanti hanno potuto svolgerle in un ambiente positivo e utile.
Sono bandierine ideologiche che dovrebbero essere viste nella loro dimensione reale – precisa Turi – dopo il Coronavirus.
Su questo punto, apre nuovi spazi di riflessione, quanto affermato dal presidente del Consiglio nel suo discorso programmatico quando ha fatto riferimento ad interventi specifici sugli ITS, indicando la strada della formazione finalizzata al lavoro che è fase successiva a quella della maturità.