Riparte il confronto per l’avvio dell’anno scolastico
Con una convocazione ad horas, ad integrazione della riunione fissata per il personale Ata, il Capo Dipartimento del MI, dott. Stefano Versari, ha tenuto ad effettuare tre comunicazioni specifiche prima che le stesse venissero diffuse a mezzo stampa. Alla riunione è intervenuto Pino Turi.
La prima ha riguardato il parere del CTS (Comitato Tecnico Scientifico) a proposito dell’avvio del prossimo a.s.2021/22. In esso (il verbale n.34 dell’Organismo che verrà trasmesso integralmente per un approfondimento di merito) è chiaramente esplicitata l’esigenza di ripristinare, a partire dall’inizio del prossimo anno scolastico, la didattica in presenza. A tal proposito, l’Organismo Sanitario, ha ben evidenziato come occorra che sia il personale scolastico nella sua interezza (dirigenti, docenti e ATA), che gli studenti, siano vaccinati.
Su questo specifico argomento la Uil Scuola ha ribadito la propria posizione di garanzia e di tutela del personale che si realizza attraverso le leggi e i contratti che definiscono diritti ed obblighi contrattuali, fuori da altre azioni autoritarie ed illegittime assunte sulla base di opinioni di parte. La politica esca dalla narrazione e si assuma le proprie responsabilità senza colpevolizzare i lavoratori.
La seconda è riferita al numero dei posti per le prossime immissioni in ruolo di personale docente che il MEF ha ufficialmente autorizzato, pari a 122.473.
L’ultima comunicazione è stata riferita al valore abilitante da attribuire al concorso riservato che i candidati hanno superato, anticipando una valutazione negativa (il valore abilitante, a giudizio dell’Amministrazione, va attribuito esclusivamente al personale che ha superato il periodo di prova).
La Uil Scuola ha apprezzato l’azione ministeriale tesa ad attivare un confronto franco e positivo con i sindacati a partire dall’aspetto informativo diretto e non mediato dagli organi di stampa che è la premessa politica per avere buone relazioni sindacali, anche se le stesse non sempre si sono mostrate coerenti rispetto agli impegni e ai patti sottoscritti.
Nel merito, la Uil Scuola ha espresso soddisfazione per il contingente che finalmente è stato messo a disposizione dell’Amministrazione per il reclutamento di docenti in pianta stabile, il cui numero conferma le preoccupazioni della vigilia, per cui a fronte di tanti posti vuoti non si risponde con altrettanti aspiranti che andavano definiti nel Decreto sostegni bis, tutt’ora in fase di approvazione.
A fronte dei 112.473 posti per docenti su organici già ridotti, infatti, non è stato fatto nulla per ridurre gli alunni per classe e per proporre un ampliamento degli organici funzionali alla didattica di qualità e per rispondere alle sfide del coronavirus che il CTS riconosce ancora essere fuori controllo.
Alla soddisfazione espressa per il numero di posti a tempo indeterminato autorizzati per il personale docente, corrisponde l’amarezza di non poterli coprire integralmente.
Per questo motivo, la Uil Scuola ha chiesto di rivedere completamente, rinegoziandolo, l’accordo per l’avvio in presenza e in sicurezza del nuovo anno scolastico, considerando che la materia del reclutamento è parte sostanziale di questo programma di ripartenza.
La Uil Scuola ha chiesto una pausa di riflessione per evitare decisioni affrettate che potrebbero condizionare la ripartenza di settembre. A tale proposito si è chiesta una sede di approfondimento per la questione della funzione abilitante per tutti coloro che hanno superato le prove del concorso straordinario anche con il punteggio minimo.
Per uscire dal guado di una normativa imprecisa, serve un’interpretazione estensiva che non può essere solo quella letterale, ma deve entrare nell’ambito della ratio delle norme scritte male e molte volte in contraddizione le une con le altre. In questa contingenza, anche in considerazione della consistenza dei posti autorizzati, serve più coraggio, operando una fase interpretativa che potrebbe vedere il coinvolgimento del Consiglio di Stato ed evitare l’ormai consueto ricorso al contenzioso.
Tanto nella previsione della “finestra” che consente agli abilitati di iscriversi in prima fascia delle GPS che, come è noto, godono di un percorso agevolato per raggiungere la stabilizzazione.
Il Capo Dipartimento ha preso atto delle diverse posizioni, assicurato approfondimenti di merito anche sull’interpretazione da dare alla fase abilitante, impegnandosi a lavorare con i sindacati per coprire il maggior numero di posti possibile.
E’ in questa direzione che la UIL Scuola profonderà il massimo dell’impegno in ogni sede, istituzionale e non, affinché le legittime aspettative del personale precario che ha conseguito l’idoneità in una delle innumerevoli procedure concorsuali in atto si traduca nell’assegnazione di altrettanti posti a tempo indeterminato.