Scuola: Mattarella, frenare le paure con la cultura, condividere le responsabilità

Vò – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia d’apertura dell’anno scolastico, oggi 14 settembre 2020..
(Foto di Paolo Giandotti – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

«La scuola serve anche a questo: a formare cittadini consapevoli, a sconfiggere l’ignoranza con la conoscenza, a frenare le paure con la cultura, a condividere le responsabilità» – ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’apertura dell’anno scolastico a Vo’ Euganeo.

«I nostri insegnanti sono chiamati ancora a un lavoro prezioso, che richiederà coraggio e iniziativa. Sappiamo di poter contare sulla loro passione umana e civile, che hanno continuato a esprimere, pur di fronte a incomprensioni e a problemi irrisolti».

«Se si è data continuità alla didattica pur in condizioni di inedita difficoltà, questo è stato possibile grazie alla dedizione, all’impegno, al forte senso della missione educativa degli insegnanti. Li ringraziamo per ciò che hanno fatto».  Il Capo dello Stato ha espresso riconoscenza anche “ai dirigenti scolatici, e al personale ausiliario, che con loro hanno strettamente collaborato per riorganizzare le scuole in sicurezza».

 

Vò – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al termine della cerimonia d’apertura dell’anno scolastico ha incontrato la cittadinanza di Vò, oggi 14 settembre 2020..
(Foto di Paolo Giandotti – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

«Dobbiamo investire nella scuola, a partire da un’adeguata programmazione del reclutamento del personale, da alcuni anni carente. Dobbiamo fare in modo che i migliori laureati abbiano come obiettivo l’insegnamento. Professione di valore e gratificante, che deve riscuotere il dovuto riconoscimento sociale».

«La collaborazione tra le istituzioni ai vari livelli è la condizione indispensabile per rendere efficace l’azione di contrasto ai gravi pericoli. Il nostro Paese – ha proseguito – ha bisogno di sviluppare il suo tradizionale valore che è il senso di comunità, la solidarietà qualche volta si appanna ma nell’emergenza sanitaria ha riscoperto di tutto questo il valore e l’indispensabile bisogno. Questo è quel che lega il Paese, e consente di  superare ogni difficoltà, come quelle che abbiamo affrontato e continuiamo ad affrontare».


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