... Neanche la Fondazione Agnelli si era spinta così avanti, suggerendo di usare le risorse risparmiate a causa del calo demografico per migliorare la qualità dell’offerta formativa con un maggior numero di insegnanti per alunno/classe. Quello di Draghi, invece, è un vero e proprio furto con destrezza, ai danni proprio di quella categoria e di quell’istituzione che in piena crisi pandemica dichiarava di voler sostenere. (...)
Continua a leggereIl bando prevede la partecipazione al concorso straordinario per la sola scuola di I e II grado, esclusivamente sui posti comuni (classe di concorso), a cui possono partecipare i docenti abilitati e quelli non abilitati che abbiano svolto nelle istituzioni scolastiche statali un servizio di almeno tre anni, anche non consecutivi, negli ultimi cinque anni scolastici.
Continua a leggereL’evento si svolgerà sabato 21 maggio dalle ore 9,30 alle ore 13,00 e dalle ore 14,30 alle ore 17,30, sia in modalità telematica sia in presenza. La pandemia è l’imprevisto che ha scardinato il noto, il consueto e lo scontato rimettendo al centro i saperi e ciò che è sconosciuto. Tutto questo richiede una nuova […]
Continua a leggerePrende il via una grande mobilitazione che parte dai lavoratori per arrivare a coinvolgere l’intera comunità educante, che si vede ridurre l’ambito di autonomia di rilevanza costituzionale così come la libertà di insegnamento che rischia di subire inaccettabili condizionamenti.
Continua a leggereFallisce uno degli obiettivi del PNRR inserito anche nella legge di bilancio. nessun investimento, solo razionalizzazione dell’esistente.
Continua a leggereLa democrazia è vincente su tutto e funziona meglio, anche della burocratizzazione e della gerarchizzazione, tanto desiderata. Questo provvedimento, marginalizza ed utilizza il reclutamento e la formazione, per dare corpo alle controriforme di cui il paese ne farebbe volentieri a meno: trasforma i professionisti dell’educazione in funzionari dediti e fedeli: una follia se si pensa che oltre un milione di persone dovrebbero essere costrette ad una formazione eterodiretta dal governo e soggetta a continue verifiche.
Continua a leggere“La riforma del reclutamento dei docenti è una controriforma perché si allontana dai valori e dai principi costituzionali. Il modello scuola è amato da cittadini e studenti, perché cambiarlo? Se il decreto fosse approvato ne verrebbe fuori una scuola autoritaria. Ci porterebbe indietro di cent’anni”. Così, il Segretario generale UIL Scuola Pino Turi ha definito […]
Continua a leggereUn progetto che sembrerebbe non contenere alcuna misura per il personale precario che non avrebbe alcuna possibilità di rendere stabile il proprio lavoro. Servono risorse per la valorizzazione docente che deve essere ricondotta pienamente alla contrattazione.
Continua a leggereEcco la scheda sullo scempio che prevede il decreto legge. Nuovo reclutamento. Punti a premi per i docenti di ruolo. Formazione. Aumento orario di servizio. Blocco mobilità e assegnazione provvisoria.
Continua a leggereIl personale deve sapere come il governo e la politica stanno cercando di trasformare i professionisti della scuola in funzionari dediti e fedeli. Un obiettivo che torna ciclicamente ma che nessuno è mai riuscito ad attuare. Proprio mentre nei paesi anglosassoni c’è un ripensamento e il modello neoliberista viene guardato criticamente, in Italia, il Governo dei competenti lo sta realizzando.
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