Precari e mobilità sono temi sui quali servono misure urgenti
Dare soluzione definitiva al problema del precariato e del reclutamento la cui stabilità e continuità, già dal prossimo settembre, rappresenta l’unica garanzia di avvio e di svolgimento regolare dell’anno scolastico, attraverso una procedura concorsuale sulla base di titoli e servizio, riservata prioritariamente ai docenti che abbiano già maturato almeno tre anni, con un percorso di formazione e esame finale.
E’ questa una delle cinque priorità, tra cui organici e rinnovo del contratto, inserite in un ordine del giorno della Conferenza nazionale dei segretari regionali Uil Scuola che si è svolta questa mattina.
Abbiamo necessità di risposte urgenti – ha detto il segretario generale, Pino Turi – rispetto a temi strettamente connessi con il lavoro delle persone e con la ripresa dell’anno scolastico che viceversa rischia un altro clamoroso flop.
Il ministro ha messo in agenda molti temi, ora vanno messi a punto i provvedimenti – ha sottolineato Turi.
Una delle questioni aperte è l’eliminazione del vincolo quinquennale che condanna una parte dei docenti a restare sulla sede di servizio assegnata, in sede di assunzione in ruolo, creando una inaccettabile condizione di disparità di trattamento, con evidenti profili di incostituzionalità.
Blocco quinquennale che riguarda anche i direttori dei servizi amministrativi delle scuole neoassunti in ruolo, che va superato salvaguardando i diritti dei vincitori di concorso che non hanno potuto avere una sede nel corrente anno scolastico a causa dei ritardi da parte dell’amministrazione nella pubblicazione delle graduatorie di merito.
La valorizzazione delle attività nelle scuole passa anche dal lavoro svolto nelle segreterie dagli assistenti amministrativi facenti funzione senza titolo specifico. Esperienza che andrebbe riconosciuta attraverso un percorso riservato di reclutamento, in analogia a quanto richiesto per il personale docente.
Altro tema urgente sollevato dai segretari regionali Uil Scuola è quello dell’organico dei collaboratori scolastici: ci sono 2288 posti per i quali dovrebbe essere consentita la mobilità degli ex LSU stabilizzati, attraverso procedure di internalizzazione e transito a tempo pieno, senza intaccare le aspettative legittime di altri precari dello stesso profilo.
Si tratta di interventi sui quali non può esserci ulteriore stallo nelle decisioni politiche perché questo condurrebbe a inevitabili iniziative di mobilitazione.