Tra Bruxelles e l’Italia media la proposta la Uil Scuola Rua

Reclutamento, mobilità e orientamento. Il report dell’incontro al MI

In apertura di confronto il Capo di Gabinetto ha informato le Organizzazioni sindacali sull’incontro che il Ministero ha avuto con la Commissione europea sul tema in oggetto. Il Ministero, secondo quanto emerso dagli incontri precedenti con le organizzazioni sindacali, ha presentato in sede di Commissione europea, un documento che prevede l’assunzione dei docenti abilitati e specializzati sul sostegno o con 3 anni di servizio, presenti nelle fasce delle graduatorie di supplenza, attraverso un concorso riservato che anticiperebbe il sistema dei nuovi concorsi ordinari e riservati inserito nel DL 36/2022. Resta al momento un nodo da sciogliere: la prova concorsuale che, secondo quanto riferito dalla Commissione al Ministero, dovrà prevedere sia lo scritto che l’orale in uscita dal percorso.
Sulle modalità della prova il Ministero ha comunicato che è previsto un ulteriore incontro con la Commissione al fine di cercare di addivenire a una soluzione condivisa.

In premessa la Federazione Uil Scuola Rua ha espresso soddisfazione per l’accoglimento da parte del Ministero di quella che è stata la nostra proposta fin dalle prime riunioni, ovvero dare una risposta concreta al tema delle assunzioni con la possibilità di ampliare la platea dei partecipanti includendo i docenti abilitati o specializzati sul sostegno e i docenti con almeno 3 anni di servizio scorrendo le graduatorie per le supplenze di I e II fascia.

Per ciò che riguarda la prova finale, è da tempo che la UIL denuncia il fallimento degli ultimi concorsi, ordinari e straordinari che, tra commissioni da costituire, prove falsate e graduatorie in molti casi non ancora ultimate, non danno risposte concrete in termini di assunzione del personale. Per tale motivo ha evidenziato la necessità che il percorso che dovrà attuarsi dovrà prevedere una procedura snella e veloce, sia nei tempi che nelle modalità, in grado di dare risposte immediate alle migliaia di docenti abilitati e con esperienza comprovata sul campo, che non si vada ad impantanare con procedure farraginose di cui abbiamo già ben presente i limiti. La prova finale, le cui modalità ancora non sono ben definite, dovrà basarsi sull’esperienza svolta dai docenti durante il percorso dell’anno di formazione e prova.

 

Mobilità

Il Ministero ha espresso l’intenzione di emanare l’ordinanza della mobilità nella seconda settima di febbraio, con gli attuali vincoli, in attesa che il Milleproroghe dia una risposta legislativa in tal senso. L’idea sarebbe quella di permettere al momento la domanda di mobilità a chi non è sottoposto al vincolo e successivamente, anche a quelli che sono sottoposti al vincolo qualora ci fosse una sospensione dello stesso.

La Federazione UIL Scuola Rua ha espresso netta contrarietà su questo tema e ha chiesto di calendarizzare un incontro in merito, in quanto la contrattazione che è stata riaperta, a seguito dell’ordinanza del TAR Lazio, non può ritenersi conclusa. È ovvio che un atto del genere, per la UIL, si configurerebbe come atto unilaterale da parte dell’Amministrazione compromettendo le relazioni sindacali.

Orientamento

L’amministrazione sull’orientamento ha parlato esclusivamente della figura del tutor e della disponibilità dei  150 milioni previsti in finanziaria per l’orientamento delle tre classi finali della scuola secondaria, proponendo una distribuzione dei fondi alle singole istituzioni scolastiche e poi lasciando alla contrattazione d’istituto la loro definizione. La Uil scuola Rua ha ribadito la necessità di un passaggio contrattuale sulla figura del tutor e di una riunione tecnica in cui vengano specificate le modalità e i criteri in relazione a questa nuova figura.

La Uil ha ricordato come le linee guida non tengano conto della necessità di una didattica orientativa che non può essere quantificata in 30 ore, ma che trovi la sua realizzazione nell’arco dell’intera vita scolastica degli alunni.

Per la Federazione Uil Scuola Rua hanno partecipato Enrico Bianchi e Paolo Pizzo.


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