La soluzione messa a punto è quella che ripercorre il metodo dello scorso anno che ha dato buoni risultati. Sarebbe sbagliato ricominciare daccapo.
Continua a leggereNessuna riforma annunciata, ma definizione della funzione della scuola e della formazione. Questo è un bene. Valorizzare il personale, recuperare le distanze e dare risposte ai giovani.
Continua a leggereAuspichiamo terreno comune di lavoro e riavvio del dialogo perso nel recente passato. Saremo interlocutori aperti e leali.
Continua a leggereTuri: la forma è sostanza. I trasferimenti del personale non sono affari correnti. Abbiamo chiesto la riapertura del contratto integrativo che merita una risposta e una visione complessiva per i riflessi che avrà sull’avvio del prossimo anno scolastico.
Continua a leggereTuri: proposte estemporanee sono non proposte. Serve progetto complessivo per mettere in sicurezza la scuola italiana, laica e nazionale. Draghi interrompa fabbrica del precariato.
Continua a leggereIl segretario generale Uil Scuola scrive al ministro Azzolina. Serve atto di garbo istituzionale. Bisogna sincronizzare i tempi del reclutamento coi tempi della scuola e lavorare per il prossimo anno scolastico. Nel Recovery Plan, ci sarebbero le risorse per agire sugli organici, non possiamo perdere anche questa occasione straordinaria.
Continua a leggereTuri: pagare gli stipendi al personale che ha lavorato è un atto dovuto, di ordinaria amministrazione, affari correnti, non vorremmo che diventasse 'un’operazione di affari’.
Continua a leggereTuri: modello italiano di inclusione ammirato in Europa. Attenzione a non fare danni irreparabili. Dai vertici ministeriali risposte fumose e tecnocratiche. Legge di Bilancio e relazione tecnica progettano tagli: 5 mila posti l’anno.
Continua a leggereTRE PROPOSTE UIL: RIDUZIONE DEGLI ALUNNI PER CLASSE, ORGANICI TRIENNALI, STABILIZZAZIONE DEI PRECARI.
Continua a leggereIl problema della mancanza di relazioni sindacali resta questione seria. Sulle scelte manca il confronto preliminare. Con questo decreto si fa un salto indietro rispetto ai diritti consolidati dei ragazzi che vengono messi in discussione.
Continua a leggere