Dobbiamo rilanciare nel rinnovo contrattuale un nuovo stato giuridico che sia svincolato e meno legato alla funzione meramente amministrativa, per abbracciare quella più propriamente specifica della didattica.
Continua a leggereQuesta politica del ministro non è in grado di traghettare questo anno scolastico verso il prossimo. Servono azioni straordinarie per un momento che richiede il massimo di condivisione. Ecco le nostre proposte.
Continua a leggereIndiscrezioni di stampa anticipano il provvedimento per il CdM. Nessun accenno ieri nella video conferenza con i sindacati. Nessun confronto parlamentare.
Continua a leggereMOBILITA’: il ministro ci ripensa e mette una delega informatica. E lo annuncia su FB. UIL: Le misure per superare questa emergenza del Paese vanno trovate nel dialogo parlamentare e con le forze sociali.
Continua a leggereAzzolina riferisce in Senato: ma all’appello della didattica on line manca oltre un milione e mezzo di studenti. Aver portato il ministro al confronto parlamentare è un primo risultato del Senato. Resta da definire in che modo proseguirà il dialogo con le parti sociali.
Continua a leggereC’è una emergenza e va governata con il massimo grado di condivisione possibile. Serve un provvedimento organico che dia risposte concrete a tutti, non solo ad alcuni. Diversamente si rischia di andare in confusione ed è quello che, purtroppo, sta accadendo.
Continua a leggereEmergono con evidenza gravi limiti, sia di tipo politico che amministrativo, nella capacità di governo di un sistema complesso come quello dell’istruzione. È necessario che sia il Governo al massimo livello a farsi carico di questioni che esigono un alto grado di competenza e di responsabilità.
Continua a leggere“Già abbiamo la dittatura del virus. Più di quella non possiamo accettare”. E’ sarcastico Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola...
Continua a leggereTroppe le questioni irrisolte dopo la sospensione delle attività scolastiche.
Continua a leggereL’andamento della crisi sanitaria non è quello che si poteva attendere l’invito che facciamo alla Ministra è di confrontarsi con la realtà. Serve piano B e approccio collaborativo.
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