Questo è stato l’anno del G7 italiano, l’evento annuale in cui i governi delle maggiori economie occidentali (USA, Canada, Giappone, Italia, Regno Unito, Germania, Francia) si incontrano e discutono su temi comuni attraverso riunioni cosiddette ministeriali. Dal 4 al 6 ottobre l’Italia ha organizzato (fatto importante e non scontato) anche la ministeriale delle pari opportunità a Matera.
Continua a leggereFiltra l’apertura sugli idonei dei concorsi 2020 e 2023 che ora va resa operativa. Bene il mantenimento della card docente a 500 euro. Cronica la carenza del personale ATA oberato di incombenze che non rientrano nei loro compiti.
Continua a leggereRiduzione degli anni di servizio e accesso anticipato le due soluzioni da intraprendere.
Continua a leggereE' necessario prima assumere tutti gli idonei dei precedenti concorsi, 2023 compreso. Nell'immediato i posti autorizzati per l'a.s 2024/25 e non coperti per mancanza di aspiranti in una regione, si potrebbero redistribuire tra le diverse regioni in modo da coprire tutti i posti disponibili e, allo stesso tempo, permettere lo scorrimento delle graduatorie degli idonei del concorso 2020.
Continua a leggereD’Aprile: è necessario ripristinare la legalità per coprire tutti i posti disponibili con contratti a tempo indeterminato per garantire stabilità al personale interessato.
Continua a leggereNel mondo mancano oltre 44 milioni di docenti, un dato drammatico. Libertà e riconoscimento del ruolo sociale sono i temi al centro delle rivendicazioni in molti Paesi dove i diritti democratici non sono garantiti. Garantire un’istruzione di qualità a tutti e sostenere il lavoro in classe sono temi che riguardano anche noi. Prioritario il tema del lavoro precario. Il futuro della nostra scuola passa attraverso la stabilità del lavoro e retribuzioni adeguate.
Continua a leggereAncora una volta la Corte Europea ha chiesto all'Italia di intervenire per il personale precario sulla progressione retributiva incrementale basata sui periodi di servizio a tempo determinato. Si tratta di una discriminazione rispetto ai docenti assunti a tempo indeterminato, che invece hanno diritto a tale progressione retributiva.
Continua a leggereLa Uil Scuola Rua scrive al ministro Valditara. E’ la prima volta che, in assenza di qualsivoglia confronto e giocando sulle ambiguità del CCNL 2019/21 (cfr. all. A – specifiche professionali), si tenta di scaricare apertamente sulle scuole una modalità di adempimento per il quale il personale scolastico non è mai stato formato, né tanto meno risulta essere destinatario di un riconoscimento né giuridico né economico.
Continua a leggere“Il riconoscimento giuridico dell’anno scolastico 2013 - afferma il segretario Giuseppe D’Aprile - trova dunque conferma anche dal Tribunale di Frosinone, con effetti positivi sulla progressione economica del personale interessato”.
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