Turi: prossimo anno sia nel segno della continuità

Turi: prossimo anno sia nel segno della continuità

DECRETO SCUOLA ALL’ESAME DEL SENATO PER LA CONVERSIONE IN LEGGE Proposta Uil punta sul mantenimento dell’attuale livello organizzativo con il minimo di spostamenti. Serve legge.   Agire in continuità: è questa la proposta che lancia la Uil Scuola rispetto alle misure per la regolare conclusione dell’anno scolastico in corso e l’ordinato avvio dell’anno prossimo e sullo svolgimento degli esami di Stato, che inizia oggi al Senato. I latini dicevano ‘quieta non movere et mota quietare’. Non agitare ciò che è calmo, ma calma piuttosto ciò che è agitato – sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi mentre inizia al Senato l’iter di conversione in legge del decreto approvato l’8 aprile scorso. Proviamo a costruire uno scenario: senza sindacato, con gli italiani che diventano – spiega Turi – improvvisamente, tutti giapponesi e superano gli aspetti della mera gestione organizzativa. Ipotizziamo anche che in virtù di questo meccanismo prodigioso sia completata la rivoluzione di scuole…

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Diffida al ministro per la riapertura del contratto sulla mobilità

Diffida al ministro per la riapertura del contratto sulla mobilità

Turi: serve progetto per la scuola. Ministro autoreferenziale. Personale, didattica, studenti: va pensato un mondo diverso e va affrontato con il confronto e il coinvolgimento di chi sarà chiamato a realizzarlo. Una diffida al ministro per la riapertura del contratto sulla mobilità del personale della scuola che sia funzionale ad un modello di ripartenza della scuola che ancora non vediamo. Appare prioritaria – spiega il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – l’esigenza di inquadrare la mobilità in funzione dell’emergenza in atto che merita un progetto eccezionale come è il periodo che stiamo vivendo. Abbiamo sempre considerato e rappresentato la mobilità come un tassello di un puzzle più ampio e più articolato.  Che avesse bisogno di una armonizzazione con norme concepite in un mondo diverso, era già scontato prima della crisi sanitaria. Temi che la Uil Scuola ha rivendicato con forza come, ad esempio, l’anacronistico blocco della mobilità quinquennale per alcune categorie di…

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Turi: lo consideriamo un atto ostile

Turi: lo consideriamo un atto ostile

A prof responsabili, il ministero risponde con provvedimento notturno Mentre il paese e i lavoratori stanno lottando contro il virus pagando prezzi enormi, mentre il Paese si ferma con senso di responsabilità, e i docenti rispondono all’emergenza con serietà e dedizione, il ministro dell’Istruzione alle 21, 30 del 23 marzo, a scuole chiuse, senza neanche consultare le rappresentanze dei lavoratori della scuola, emana l’ordinanza con cui avvia le operazioni di mobilità del personale. Domande, spostamenti, progetti tutto nelle reti di un provvedimento notturno, quasi sotterraneo. Lo consideriamo un atto ostile – dice Turi – mentre i lavoratori sono costretti nei loro domicili per l’emergenza sanitaria. A questo punto si innesta un’altra e più grave emergenza, quella politica, di un governo che approfitta del momento di emergenza per decidere in modo unilaterale su una materia di negoziazione sindacale. I lavoratori sapranno valutare le azioni e le forzature che si stanno susseguendo, ben sapendo che non…

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Mobilità: il contratto è unico e come tale va considerato

Mobilità: il contratto è unico e come tale va considerato

La UIL dice no ad una mobilità ‘zoppa’ e rinvia alla responsabilità politica. L’amministrazione si limita a dire no su tutto. 4 marzo: convocazione in sede di contrattazione per la mobilità del personale Ata, con particolare riferimento agli ex LSU. 5 marzo: convocazione per informativa relativa all’ordinanza mobilità per tutto il personale. Oggi abbiamo scoperto che esistono due contratti sulla mobilità, uno per i docenti e uno per il personale Ata. Manca quello relativo al personale educativo. Noi della UIL scuola  siamo stati sempre convinti che il contratto è unico e non pensiamo di farci convincire del contrario. La UIL ha fortemente contestato questa modalità di convocazione rifiutandosi di discutere problematiche relative al solo al settore Ata. Come prevede il comma 4 dell’articolo 1 del CCNI sulla mobilità, nonostante il contratto sia triennale, anche su richiesta di un solo soggetto firmatario può essere riaperto. Questo ha fatto oggi la UIL scuola: ha chiesto la…

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Foccillo: bene primo incontro con Ministro Dadone

Foccillo: bene primo incontro con Ministro Dadone

Nei rinnovi contrattuali fondamentali sia la parte normativa sia quella economica All’esito dell’incontro di stamani con la Ministra Dadone abbiamo espresso la nostra valutazione, apprezzando una prima disponibilità sia ad affrontare i contenuti di un accordo normativo sia a considerare un possibile intervento economico aggiuntivo per favorire l’apertura delle trattative per i rinnovi contrattuali. Il nostro giudizio definitivo, infatti, non può prescindere da un preciso impegno sulla parte economica della vigente tornata. Del resto, se così non fosse, difficilmente fin da principio avremmo avviato un’interlocuzione che si ponesse l’orizzonte di regolamentare e, meglio ancora, liberare tanti istituti normativi e non solo: dall’armonizzazione della malattia alla rateizzazione e posticipazione del trattamento di fine servizio/rapporto; dalla delegificazione dell’organizzazione del lavoro ai nuovi ordinamenti professionali ancora da definire; dalla liberazione della contrattazione di secondo livello alla defiscalizzazione del salario accessorio e dei prossimi incrementi; fino all’introduzione del welfare contrattuale in particolare per la sanità…

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Bonus docenti: regna confusione e incertezza

Bonus docenti: regna confusione e incertezza

Il  bonus docenti come rideterminato dalla legge di stabilità è stato oggetto del confronto tra organizzazioni sindacali e MIUR. L’incontro, richiesto dai sindacati, doveva servire per fare chiarezza rispetto al nuovo contesto normativo che si è determinato a seguito dell’approvazione della citata legge. L’esigenza per le organizzazioni sindacali, doveva essere  quella di dare indicazioni coordinate alle scuole per gestire al meglio le disposizioni intervenute ad anno scolastico avviato. Infatti, alla luce della recente approvazione della legge, le risorse del bonus docenti sono state definalizzate e pertanto possono essere utilizzate per la contrattazione integrativa alla stregua delle altre risorse del FIS, a favore del personale scolastico docente e Ata, senza ulteriore vincolo di destinazione. L’amministrazione, dopo aver ricordato che la norma si applica a partire dal 1 gennaio 2020, ha dato un’interpretazione “bislacca” e regressiva  della stessa ritenendo che il legislatore volesse solo ampliare la platea dei destinatari, estendendo le risorse del merito anche al personale…

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«Se il ministro vuol parlare di formazione apra subito il contratto»

«Se il ministro vuol parlare di formazione apra subito il contratto»

Se il ministro vuol parlare di formazione apra subito il contratto – commenta Turi in risposta alle dichiarazioni della ministra Azzolina, che dai microfoni di Radio 1, ha detto che «i docenti vanno assolutamente formati. La formazione deve essere obbligatoria». La formazione iniziale degli insegnanti è obbligatoria ed è compito dello Stato, una precisa riserva di legge – sottolinea Turi.La formazione del personale in servizio, invece, rientra nelle prerogative contrattuali e va affrontata in sede negoziale. Gli insegnanti sono dipendenti dello Stato, ma hanno una loro specificità. Non esiste una formazione di Stato che coinvolge l’istruzione pubblica. Al docente, nella sua dimensione individuale e collegiale va offerto un ventaglio di offerte per la formazione in servizio per evitare una deriva dirigista che potrebbe configurare perfino l’indottrinamento. E’ lui stesso che decide. Invece tutti si sentono ‘formatori’ di qualcun altro….

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Diritto di sciopero: prosegue il confronto all’Aran

Diritto di sciopero: prosegue il confronto all’Aran

Resta centrale l’applicazione delle norme contrattuali Prosegue con l’ARAN il confronto per la ridefinizione dell’accordo sui servizi pubblici essenziali e le prestazioni indispensabili per le istituzioni scolastiche ed educative in attuazione della legge 146 del 90. Nell’ultimo incontro svolto il 22 novembre è stato presentato un testo che accoglie parzialmente le richieste presentate dalla Federazione Uil scuola Rua, cade infatti l’inserimento degli scrutini intermedi tra i periodi sottoposti alla garanzia di continuità delle prestazioni. Rispetto alle modifiche ancora da recepire secondo la UIL: – va eliminato ogni riferimento alla possibilità che il servizio di vigilanza sugli alunni ricada in capo ai docenti. Questi sono i lavoratori su cui si definisce il tempo scuola e si esplica l’attività didattica. In caso di loro assenza per adesione allo sciopero viene meno lo stesso concetto di tempo scuola, che si trasforma in permanenza negli edifici scolastici. Per questa attività, che diventa un semplice servizio, non può…

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Formazione del personale: firmato il contratto integrativo per la ripartizione delle risorse alle scuole – Triennio 2019/22

Formazione del personale: firmato il contratto integrativo per la ripartizione delle risorse alle scuole – Triennio 2019/22

L’accordo è stato sottoscritto il 19 novembre tra Miur e Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams. Con l’ipotesi di contratto sottoscritto tra Miur e Organizzazioni Sindacali sono stati definiti i criteri per ripartire direttamente alle scuole le risorse per la formazione del personale docente, educativo e ATA. Il 60% delle risorse disponibili sarà assegnato alle scuole, la parte restante resterà a disposizione dell’Amministrazione centrale per le attività di formazione a carattere nazionale. Dopo molti anni la materia della formazione è stata ricondotta alla contrattazione, come previsto dal CCNL 2016/2018. Si tratta di una grande innovazione perché le scuole, in piena autonomia, potranno utilizzare le risorse assegnate per programmare e finanziare il proprio piano di formazione in coerenza con il Ptof, nel rispetto delle prerogative degli organismi collegiali e riconoscendo anche il diritto alla formazione nella modalità dell’autoaggiornamento individuale. Alle scuole polo è affidata la funzione di coordinamento…

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Risorse per il contratto istruzione e ricerca: siamo ben lontani da annunci e intese

Risorse per il contratto istruzione e ricerca: siamo ben lontani da annunci e intese

Le anticipazioni rispetto all’impostazione della legge di bilancio consentono di ipotizzare ad oggi, per il rinnovo del contratto del comparto Istruzione e Ricerca, incrementi stipendiali che a fatica raggiungerebbero gli 80 euro, per di più spalmati nel triennio contrattuale. Siamo dunque ben lontani dalle affermazioni ripetutamente rilasciate dal ministro Fioramonti, e soprattutto dagli impegni assunti esplicitamente in intese che lo stesso presidente del Consiglio ha direttamente firmato. A partire dall’Intesa di Palazzo Chigi del 24 aprile, e in tutte le sedi di confronto tuttora in atto col MIUR, l’obiettivo di una complessiva e significativa rivalutazione degli stipendi del personale della scuola, dell’Università e della Ricerca è stato più volte ribadito come precisa priorità da assumere in previsione del rinnovo del contratto. Lo stanziamento di adeguate risorse in legge di bilancio, con un consistente investimento nei settori della conoscenza, costituisce una premessa ineludibile per una doverosa valorizzazione di tutte le professionalità operanti…

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