Il Presidente della Commissione Cultura della Camera, On.le Luigi Gallo, alla presenza dei componenti il Comitato tematico specifico composto dai parlamentari: Lucia Azzolina, Anna Laura Montevecchi e Marco Bella, ha incontrato i Segretari dei Sindacati della Scuola al fine di effettuare un approfondimento sul D.L.36/2022. Lo stesso approderà in aula alla Camera lunedì 20 p.v., alle ore 17.00, per essere trattato entro la mattinata del successivo giorno 21. È stato preannunciato un gran numero di emendamenti al provvedimento. La Uil Scuola, intervenendo, ha specificato che i provvedimenti che stanno riguardando il mondo della scuola vanno in direzione opposta alle esigenze che il sindacato rappresenta da tempo immemorabile ai livelli politici istituzionali. Più specificamente, le misure contenute nel PNRR 2 (la gergalità utilizzata dalla politica per definire il D.L.36/2022) rappresentano un’autentica insidia per la scuola pubblica del Paese in quanto ne mettono pesantemente in discussione le…
Continua a leggereDistribuiamo le risorse disponibili pari al 4% meno dell’inflazione e trattiamo gli aspetti giuridici in coincidenza con il secondo triennio contrattuale (2022/24) che si è già aperto Un livello di inflazione che supera il 6% e risorse in Finanziaria che sfiorano il 4%: bisogna ricostruire il potere d’acquisto delle retribuzioni. Quali sono le risorse finanziarie disponibili? E’ questo l’esordio di Pino Turi durante la prima riunione per il rinnovo del contratto scuola che si è svolta oggi pomeriggio all’Aran. Abbiamo un contratto abbondantemente scaduto che deve definire diritti e obblighi: quando si decidono alla fine di un contratto c’è un atto che arriva dopo la gestione. Dopo e non prima. Un paradosso. Non inseguire le affermazioni ciò che afferma la politica; sappiamo le cose dagli atti del Governo. Quella affidata all’Aran è una ‘missione impossibile’: chiudere un contratto in pendenza di un atto legislativo (il decreto legge 36/2022 – che ha un iter di…
Continua a leggerePartiamo da un dato certo: quello della scuola è un contratto che va assolutamente rinnovato ma i fondi per aprire il negoziato sono quelli contenuti nella legge di Bilancio e coprono a malapena l’inflazione, senza arrivare minimamente agli aumenti a tre cifre del contratto sottoscritto dagli statali. Andiamo ad un’altra certezza: la scuola ha fatto il possibile e l’impossibile durante la pandemia e lo fa anche ora in emergenza. Proprio in questi giorni è la scuola a testimoniare la più grande prova di accoglienza e contemporaneamente a realizzare un momento fondamentale di partecipazione democratica con la conclusione delle elezioni delle rappresentanze sindacali in ottomila istituti scolastici del Paese. E il Governo che cosa fa? Dopo la consultazione con i partiti, nelle stanze di Palazzo, tira fuori l’uovo di Colombo: se i soldi per il contratto non ci sono gli diamo quelli della formazione ( ma ci sono?). Andiamo ancora per ordine:…
Continua a leggereAncora una volta la UIL Scuola conferma il trend di crescita. E’ quanto emerge dall’analisi dei dati elettorali relativi ad un campione significativo delle schede scrutinate nelle oltre 8mila scuole italiane. Nelle elezioni per il rinnovo dei rappresentanti sindacali nelle scuole, la Uil Scuola si conferma come sindacato solido e coerente e punto di riferimento stabile dei lavoratori del settore. C’è molta soddisfazione nella segreteria nazionale Uil Scuola, nei territori, per la bella affermazione elettorale: lo scrutinio in atto conferma, infatti, le previsioni all’indomani del voto. La Uil Scuola, si conferma sindacato che aumenta – per la sesta volta consecutiva – i consensi. Non era facile, né scontato – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – soprattutto dopo i momenti difficili che hanno messo a dura prova le istituzioni del paese, la scuola e la sanità sono state investite e in prima linea. Da quando sono state introdotte le elezioni per le…
Continua a leggereDal 4 al 3,5%, mezzo punto di Pil (7 miliardi) in meno in tre anni. Turi: Sono rimasti solo i Patti e vengono meno le risorse per onorarli. Riviste al ribasso le stime sulla crescita del PIL che, in sei mesi, passa dal 4.7 al 3.1%. Dal NADEF di settembre al DEF di aprile si abbassano drasticamente le prospettive per la nostra economia. La scuola è il settore pubblico che di più ne pagherà le conseguenze. Una visone miope se si considera il differenziale in termini di spesa pubblica destinata all’istruzione che nella media europea (4,7%) è oltre un punto più alto rispetto a quello italiano (3,5%). Una situazione che non muta neanche nella prospettiva: la spesa per la scuola nell’arco temporale del DEF 2022-2025, si vede ridotta di mezzo punto di PIL, passando dal 4 al 3.5%. Come si farà ad attivare le transizioni ecologiche, tecnologiche e digitali con risorse che cambiano importi e…
Continua a leggereTuri: le spese per l’istruzione fuori dal Patto di Stabilità. Urgente rinnovare il contratto scuola.
Area europea dell’istruzione 2021-2030: nel gruppo di esperti internazionali per le politiche che rendono efficienti ed economicamente sostenibili gli investimenti nel settore non c’è neanche un pedagogista o esperto di didattica. Oggi e domani i lavori del Consiglio Europeo dei Ministri dell’Istruzione e Università. In queste ore che per la scuola coincidono con la vigilia delle elezioni nazionali per il rinnovo delle Rsu (i rappresentanti sindacali eletti nelle scuole) si stanno incontrando i ministri dell’istruzione dei Paesi europei per definire le linee guida sugli investimenti di qualità nell’istruzione. La pandemia e la crisi bellica hanno convinto gli Stati membri a adottare misure, come la sospensione del patto di stabilità, lo stanziamento di cifre ingenti per sostenere le economie dei Paesi maggiormente colpiti e un recupero dell’aspetto sociale dell’Unione Europea – osserva Pino Turi nel corso della doppia assemblea nazionale di questa mattina – ma…
Continua a leggereInaccettabile che risorse già insufficienti per il rinnovo del contratto siano assottigliate da politiche di emergenza, senza programmazione. Ora si vorrebbero utilizzare per il personale sospeso. Domani chissà quale altra emergenza sarà a carico della scuola. Dovevano servire per la dedizione, misura poi derubricata dopo le forti proteste sindacali e del personale della scuola, e trasformata in risorse destinate al rinnovo contrattuale; ora quei 14 milioni di euro* faticosamente recuperati nei capitoli della Legge di Bilancio per il rinnovo del contratto scuola prendono altre strade. Nelle emergenze i fondi da cui attingere sono sempre quelli della scuola? Interrogativo affatto scontato quello del segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, che denuncia: sono le risorse che servono per rinnovare il contratto scuola e il Governo le utilizza per finanziare la norma che consente il reinserimento in servizio dei lavoratori sospesi nel loro stipendio perché non in…
Continua a leggere“Già da tempo abbiamo criticato la mistica della meritocrazia legata ai concorsi. Che siano un fallimento lo dicono i numeri, aumenta il ‘concorsificio’ e contemporaneamente aumentano i precari. Si contano nove concorsi banditi e solo due conclusi con il paradosso che si congelano i posti che restano vuoti facendo lievitare i precari che si assumono su posti esistenti ma non disponibili”. Lo afferma all’Adnkronos Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola commentando il concorso che ha sollevato polemiche e che il 90% dei docenti non avrebbe superato. “A questo punto ci sembra che sia una scelta politica. – continua Turi – Quella di dividere i lavoratori e farli passare per incompetenti e tenerli in ostaggio della precarietà. Fatta da una politica di cui la competenza, è tutta da dimostrare, è la certificazione di una scelta politica che non vuole risolvere i problemi della scuola e pensa solo a quelli propri”. “Che serva…
Continua a leggereLa contrattazione rimane l’elemento centrale nella regolazione del rapporto di lavoro anche nel pubblico oggi privatizzato. Che la UIL Scuola in ogni occasione abbia invocato l’attuazione dell’art 2, comma, 2 del Decreto Legislativo n. 165, non è una novità, ma che lo riconosca anche un tribunale, un organo collegiale di seconda istanza, certamente lo è. Una sentenza che rimette dal punto di vista giuridico le questioni nell’alveo giusto ed indirettamente condanna le ormai ripetute e frequenti incursioni legislative nella materia contrattuale che ne hanno snaturato la natura privatistica dei diritti soggettivi di natura sindacale: la contrattazione rimane l’elemento centrale nella regolazione del rapporto di lavoro anche nel pubblico oggi privatizzato. La sentenza della Corte di Appello conferma la sentenza del giudice monocratico del Tribunale di Trento che, in prima istanza, ha riconosciuto la natura contrattuale della mobilità del personale destinato alle scuole italiane all’estero. Come è noto il Decreto Leg.vo n. 64/15 -…
Continua a leggereRiparte la stagione del rinnovo dei contratti collettivi. È questo l’esito dell’incontro avvenuto oggi, 17 marzo, tra Uil Scuola, FLC Cgil e il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. La riunione, scaturita a seguito della diffida che le stesse Organizzazioni sindacali avevano effettuato nei confronti del titolare del Dicastero dell’Istruzione, ha dato esito positivo: “Esprimiamo soddisfazione – ha sottolineato il Segretario generale UIL Scuola Pino Turi -. Riteniamo che ci siano finalmente le premesse per avviare una nuova pagina delle relazioni sindacali con il Ministro Bianchi”. Il conflitto, si ricorderà, è stato determinato dalla sottoscrizione del contratto sulla mobilità con un’unica sigla sindacale (la Cisl Scuola) al quale il Ministro cadendo in un’azione antisindacale per la quale è depositato un ricorso ex art 28 della legge n. 300/70, aveva riconosciuto piena validità. Uil Scuola e Flc Cgil, congiuntamente, hanno avviato un’azione legale per il riconoscimento del comportamento antisindacale da parte del Ministro finalizzato a…
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