Contratto: timide aperture da parte delll’Aran. Parti ancora distanti E’ proseguito, oggi, il negoziato tra i Sindacati scuola e l’ARAN per il rinnovo del CCNL. Si è trattato del nono incontro finalizzato alla trattazione del “Ordinamento professionale del personale ATA”, il terzo sulla stessa tematica, La bozza predisposta dall’ARAN ha ripercorso, sostanzialmente, la precedente con l’unica eccezione che ha riguardato il ripristino della mobilità verticale tra le aree che, come si ricorderà era stata inibita dal D.Lgs.150/2009 (c.d. Decreto Brunetta), oltre ad una lieve rivisitazione dei profili professionali. Andando al merito della proposta, sia pure ancora in maniera parziale, è stata accolta la richiesta rappresentata dalla Uil Scuola in merito all’applicazione dell’art.2 del D.lgs. 165/2001, quella che ribadisce la priorità del contratto rispetto alla legge quale fonte regolatrice del rapporto di lavoro. Un’apertura non ancora risolutiva della problematica dei DSGA facenti funzione. Infatti, la proposta applica l’art.52, comma 1 bis dello stesso…
Continua a leggereCONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO – I sistemi di reclutamenti del personale docenti rilevano tutta la loro inefficacia. Oggi, 21 ottobre, si è tenuto un incontro di informativa, in modalità videoconferenza, su “assunzioni a tempo indeterminato personale scolastico a.s.2022/2023”. Su espressa richiesta delle organizzazioni sindacali del Comparto Istruzione, l’amministrazione ha effettuato una prima ricognizione dei contratti a tempo indeterminato stipulati per l’anno scolastico in corso per i diversi profili professionali (personale docente, educativo e ATA). Pur nella estrema parzialità dei dati illustrati (al momento comunicati solo in maniera informale), emerge in modo evidente che dei 94.130 posti autorizzati per l’immissione in ruolo del personale docente, se ne è assicurata la copertura per meno della metà. L’estrema frammentazione delle procedure, molte della quali tutt’ora in fieri, sta determinando un deciso ritardo nella registrazione dei dati complessivi. Per cui, la stessa amministrazione si è riservata di inviare una rappresentazione grafica più puntuale, impegnandosi ad…
Continua a leggereD’Aprile: non è questa la direzione da seguire. Così la chiusura del contratto si allontana. E’ già successo: quasi 2 miliardi di euro destinati alla scuola scostati dai fondi del PNRR. E si prosegue: 300 milioni del budget a disposizione per il rinnovo del contratto di lavoro del personale della scuola, altri 28 milioni dal fondo di istituto vengono destinati ad altro. Misure dettate da politiche ragionieristiche con le quali ci si preoccupa di restare nel quadrato delle misure di gestione della finanza pubblica, senza curarsi delle conseguenze, né delle priorità-Così, mente il Governo ancora in carica cerca risorse destinate ad arginare gli effetti di una congiuntura economica imprevedibile e si cerca di delineare nella Nadef misure a tutela dei bilanci delle famiglie, per la scuola si procede in ordine inverso: si prelevano risorse dai fondi per la valorizzazione professionale, per misure destinate a pochi, in…
Continua a leggereOra il via alla definalizzazione: è questo l’esito dell’incontro tenuto con l’Amministrazione per la contrattualizzazione del Fondo Mof Nella giornata di oggi, in prosecuzione dei lavori svolti nell’incontro del 28 settembre u.s., si è tenuta la seduta di aggiornamento per la definizione dei fondi del MOF da utilizzare in sede di contrattazione decentrata. L’Amministrazione, accogliento le richieste rappresentate dalla Uil Scuola Rua e dalle organizzazioni sindacali, ha stralciato l’intera somma (300 milioni di euro) dal CCNI specifico, riponendole nella disponibilità delle parti contraenti. Pertanto, il CCNI appena sottoscritto mette nella disponibilità delle scuole la somma complessiva di 800.600.000 milioni di euro Un’operazione questa che consentirà, nel breve, di poter avviare le contrattazioni di istituto per l’a.s.2022/2023. Nel merito, il CCNI ripropone i medesimi criteri utilizzati negli scorsi anni scolastici. Residua la problematica legata alla de-finalizzazione delle predette somme che, attualmente, essendo ancora vincolate alla “valorizzazione del personale docente”, ne impediscono la loro distribuzione…
Continua a leggerePosizioni economiche non assegnate, Uil Scuola: non sono state attivate per il 60% degli assistenti amministrativi. Solo per la metà degli assistenti tecnici e dei collaboratori scolastici. Bisogna sbloccare subito la formazione del personale e riaprire le graduatorie dove sono esaurite. Per gli assistenti amministrativi, gli assistenti tecnici e i collaboratori scolastici le posizioni economiche* sono una maggiorazione dello stipendio dovuta ad attività lavorative caratterizzate da autonomia operativa: mansioni ulteriori e più complesse in aggiunta ai compiti già previsti per lo specifico profilo professionale. Si tratta di un beneficio economico per un assistente amministrativo pari a € 1.200 annui per la prima posizione economica e € 1.800 per la seconda, corrisposto in 13 mensilità attraverso il sistema del Cedolino unico (quindi direttamente in busta paga). Tali importi sono pensionabili, cioè saranno calcolati dall’INPS per la determinazione della quota di pensione, ed entrano a far parte anche del calcolo utile del trattamento di fine servizio o di fine…
Continua a leggereLa ripresa della trattiva ha riguardato la PARTE COMUNE, quella dedicata alla responsabilità disciplinare del personale scolastico e dell’AFAM. L’ARAN ha presentato un sua articolata proposta ponendola al confronto. La Uil Scuola, intervenendo, ha chiesto al Presidente di tornare a trattare, nel breve, gli aspetti finanziari che andrebbero definiti nella loro configurazione giuridica. Sussiste la parte delle risorse, trattata dalla Legge di Bilancio 2022, che ha messo a disposizione del Comparto Istruzione finanziamenti con una precisa finalizzazione. L’aspetto riguarda sia i docenti che gli ATA. La loro piena utilizzazione è condizionata da vincoli che vanno rimossi e che, al momento, ne impediscono la ripartizione diffusa. Nel merito della proposta presentata, la Uil Scuola ha espresso le seguenti valutazioni. La bozza presentata dall’ARAN sulla responsabilità disciplinare del personale docente disattende, finanche, le disposizioni contenute nell’Atto di Indirizzo del 17 maggio scorso ed i rimandi contenuti nello stesso provvedimento (cfr. art.29 del CCNL del 2016/2018, …
Continua a leggere8.000 docenti esperti e gli altri tutti sottopagati. Non servono premi ma risorse per il contratto subito. Uno su dieci, dopo formazione e selezione. Insegnanti pagati a premi e nemmeno tutti. Il governo (dimissionario) disegna ad agosto l’impianto della scuola nei prossimi anni. Il governo trova nuove risorse per finanziare la figura del “docente esperto”, un meccanismo selettivo degli insegnanti che riguarderà solo 8.000 lavoratori all’anno e che la categoria ha già bocciato con lo sciopero generale del 30 maggio scorso. La scuola non può andare avanti con 8.000 docenti esperti, dopo un percorso selettivo che dura 9 anni, mentre funziona quotidianamente con centinaia di migliaia di docenti sottopagati – sottolineano i segretari generali di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, Gilda Unams e Snals Confsal. È evidente che si trovano i soldi per tutto tranne che per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto da oltre 3 anni. Sarebbe invece il momento…
Continua a leggereOggi si è svolto presso la sede dell’ARAN il quinto incontro per il rinnovo del CCNL 2019/2022, sulle “Risorse contrattuali” Nell’introdurre i lavori, il dott. Mastrogiuseppe ha illustrato le risorse a disposizione per il rinnovo del CCNL Scuola, la cui vigenza è scaduta il 31 dicembre 2021. Le stesse rivengono dagli accantonamenti effettuati con le Leggi di Bilancio del 2019, del 2020 e del 2021, a cui si sono aggiunte quelle disposte, sempre con Legge di Bilancio, per il 2022. Queste ultime finalizzate a finanziare il salario accessorio attribuibile al personale con la contrattazione decentrata di istituto. La dotazione complessiva supera di poco i 2 miliardi di €. Ripartendo le stesse per 13 mensilità e sulla base degli addetti del settore ( oltre un terzo dei dipendenti pubblici), equivale ad un aumento medio mensile, lordo pro-capite, di 97.15 €, a cui va sottratta la quota dell’elemento perequativo previsto dal CCNL in…
Continua a leggereÈ assolutamente necessario riprendere immediatamente la trattativa, anche alla luce delle recenti innovazioni apportate in materia dalle disposizioni legislative. Risulta incomprensibile, ad oggi, che il Ministero non abbia provveduto a convocare le parti sociali per affrontare il nodo del rinnovo del CCNI per le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie, pur essendosi impegnato in tal senso: oramai a metà giugno una decisione su queste tematiche non è più rinviabile. Il ministero ha la esclusiva responsabilità di aver messo in stallo la mobilità annuale determinando un ingiustificabile ritardo nell’approntare tutte le misure necessarie a dare il via alle operazioni. Il mondo della scuola è, tra l’altro, interessato da una iniziativa di mobilitazione generale per rivendicare: il rinnovo del contratto nazionale con nuove risorse ed investimenti adeguati lo stralcio della parte sulla formazione in servizio e con sostanziali modifiche sulle disposizioni relative al reclutamento iniziale del DL…
Continua a leggereSono due gli elementi nuovi di questo secondo incontro Sindacati – Aran per il rinnovo del contratto Scuola, Università, Ricerca e Alta Formazione: gli aumenti contrattuali e il metodo negoziale. Sul primo punto la Uil Scuola ha proposto di anticipare il percorso negoziale relativo alla parte economica con l’obiettivo di dare ai lavoratori, nel più breve tempo possibile, gli aumenti previsti dal Governo, con le risorse annunciate a più riprese. La difficile congiuntura economica, il livello di inflazione arrivato al 7%, i segnali che giungono dall’Europa per politiche di difesa delle retribuzioni sono fattori che spingono verso una trattativa veloce che porti preliminarmente a risultati economici. La difesa delle retribuzioni, che perdono progressivamente potere d’acquisto, si impone prioritariamente con il rinnovo economico dei contratti. Nello stesso tempo – ha messo in evidenza la Uil scuola – va data continuità alla trattativa relativa alla parte normativa che – è stato ricordato – è rimasta…
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