In vista delle prossime scadenze della mobilità per il personale docente, educativo ed ATA, la Uil Scuola ha predisposto un breve memorandum anche al fine di evitare quelli che sono gli errori più comuni nella compilazione della domanda di mobilità.
Continua a leggereIdentità, coerenza, squadra. Davanti a noi abbiamo mesi difficili ma entusiasmanti in cui dimostreremo, ancora una volta, di essere un sindacato di massa, un punto di riferimento stabile. Così, il Segretario generale Pino Turi, durante il suo intervento al Consiglio Nazionale UIL Scuola che ha segnato l’avvio del percorso congressuale. La stagione congressuale inizia oggi e si concluderà a settembre – ha sottolineato -. Per noi questo rappresenta un momento di continuità per portare avanti la nostra crescita e il nostro modello di scuola. La nostra deve essere una battaglia culturale e politica, oltre che sindacale. Siamo un sindacato laico, libero, plurale e riformista. Le nostre idee, anche diverse tra loro, rappresentano la nostra forza. In apertura vorrei ricordare il collega Nicola Mondelli, già segretario nazionale UIL Scuola scomparso nei giorni scorsi – ha esordito Turi -. È stato un nostro grande…
Continua a leggereLa netta chiusura del Ministero alla richiesta delle organizzazioni sindacali di proseguire il negoziato sulla mobilità del personale scolastico ha condotto alla diffida del ministro per comportamento antisindacale (art.28 dello Statuto dei Lavoratori). L’azione legale mira a far riprendere la trattiva per il rinnovo del contratto integrativo sulla mobilità, scaduto, la cui validità si estende al triennio 2022-2025. Inammissibile conferire validità ad un contratto che vede la sottoscrizione di un’unica sigla sindacale ben al di sotto della soglia minima (50%+1) della rappresentatività che regola le dinamiche contrattuali, senza, peraltro, aver avviato una vera trattativa. Una trattativa – ricordano le due segreterie sindacali – per il rinnovo del contratto integrativo mobilità avviata dall’amministrazione durante lo stato di agitazione della categoria sfociato nello sciopero della scuola del 10 dicembre e, successivamente, nello sciopero generale confederale del 16 dicembre. Il negoziato, dunque, non ha mai vissuto un’autentica fase di confronto per recepire le più che legittime…
Continua a leggere“Gli stipendi della scuola devono essere adeguati a quelli del pubblico impiego. Il nuovo contratto dovrà risarcire la scuola, ridurre il precariato e allo stesso tempo gettare basi per il rinnovamento di un settore che da anni soffre di burocrazia esasperata, tagli e riduzioni”. Queste le parole del Segretario generale UIL Scuola Pino Turi nel corso di un webinar organizzato da Orizzonte Scuola. “Non si possono rinnovare contratti senza soldi – commenta –. Il divario da colmare non è solo quello che guarda all’Europa ma quello che abbiamo in casa tra i livelli retributivi della scuola e quelli del pubblico impiego. C’è una distanza che va colmata. Stiamo rivendicando un provvedimento di legge per finanziare il contratto perché le risorse sono insufficienti. Il ministro ci ha convocati ultimamente per mostrarci il suo piano attraverso l’atto di indirizzo. Vorrebbe fare tante cose, ma mancano ancora certezze dal punto…
Continua a leggereTRASFERIMENTI NELLA SCUOLA – COSA ACCADE DOPO LA FIRMA DELL’ACCORDO SEPARATO Sono 800 mila i docenti discriminati da blocchi triennali a ripetizione. Il blocco anche per i Dsga. Un non contratto: questa la definizione che si vuole dare al diamo del testo sulla mobilità. Un pasticcio tutto burocratico che invece di garantire trasparenza e diritti, li diversifica per annate e per situazioni soggettive che poco hanno a che fare con un contratto collettivo. Il contratto si definisce ‘collettivo’, ‘di lavoro’: termini e modalità di accordo che per noi non possono essere elusi. Sarà il senso dei tempi che viviamo: abbiamo assistito a leggi ad personam e non possiamo certo tollerare o accettare contratti ad personam. La contrattazione ha regole per definirsi tale: deve essere chiara e trasparente tanto che ogni destinatario leggendola possa capirla per poterla applicare. deve registrare il massimo della convergenza sindacale, quella che la legge assegna ai vari soggetti sindacali in…
Continua a leggereIl gioco delle tre carte è piccola cosa ma rende l’idea: ecco come i posti nella scuola ci sono, poi non ci sono, poi ci sono di nuovo. LE REGOLE DEL GIOCO: Per trasferirsi i docenti debbono fare domanda. Le regole sono definite da un contratto integrativo (ora scaduto). La praticabilità dello spostamento dipende anche dai posti liberi, o che si liberano per effetto degli spostamenti. I NUMERI: Per il prossimo anno, il 22/23, potenzialmente possono presentare domanda 100mila docenti. Se ciò è vero, è anche bene precisare che lo scorso anno hanno presentato domanda quasi 80mila docenti. Le domande soddisfatte (i trasferimenti accettati) sono state quasi 50mila. Per il 2022/23 si darà la possibilità di presentare domanda a poco più di 50mila docenti in più rispetto allo scorso anno. Ma quanti posti saranno realmente disponibili? E’ qui che il nuovo contratto sulla mobilità (all’art. 8) nasconde la beffa per migliaia di docenti ai quali…
Continua a leggereSi è appena concluso l’incontro del tavolo negoziale per il contratto sulla mobilità. L’Amministrazione ha rifiutato di proseguire la trattativa sul testo che mostra parecchie criticità e ha imposto un prendere o lasciare immediato che ha reso impossibile la firma da parte di FLC CGIL, UIL Scuola, Snals e Gilda. Il testo presenta ancora troppi vincoli che danneggiano l’intero personale scolastico che rappresenta oltre un milione di persone che rischiano di vedersi la strada sbarrata da blocchi legislativi non rimossi. L’attenuazione dei vincoli di permanenza valida per un solo anno crea una disparità tra tutti i docenti interessati ma assunti in anni scolastici diversi, per cui per qualcuno il vincolo si esaurirebbe già da questo anno scolastico, per altri invece permarrebbe anche per gli anni scolastici successivi. Rimane inoltre l’anomala estensione del vincolo triennale per tutti i docenti già di ruolo che presentano e ottengono una qualsiasi sede che abbiano richiesto: la…
Continua a leggereSi è svolto oggi pomeriggio l’incontro con il Ministero dell’Istruzione per l’individuazione dei criteri di mobilità del personale della scuola per il triennio 2022-2025. L’incontro ha segnato la ripresa delle trattative con l’Amministrazione, il secondo per quanto ci riguarda, dopo che si era disertato il tavolo tenutosi nel periodo di proclamazione dello stato di agitazione culminato con lo sciopero del 10 dicembre scorso. Fra i temi al centro dello sciopero c’era proprio il superamento dei vincoli di permanenza sui quali si è chiesto al Ministero di rivedere la propria posizione di rigida applicazione della legge. Con il tavolo di oggi si è riaperta la trattativa tra le parti e il nuovo testo consegnato accoglie parte delle richieste sindacali, in particolare per quanto riguarda la rimozione del vincolo per i docenti neo – immessi in ruolo a partire dal 1 settembre 2020. Per questo si è chiesto un po’ di tempo per analizzare il…
Continua a leggereA seguito della sottoscrizione del Decreto Interministeriale n. 355 del 20 dicembre 2021 da parte dei Ministri competenti (MI e MEF), l’amministrazione ha riconvocato i sindacati (il precedente incontro risale al 27 settembre scorso) per la sottoscrizione del Contratto integrativo per il pagamento dei compensi, di natura accessoria, spettanti ai docenti componenti dei Gruppi per l’inclusione territoriale (GIT). Considerato che, ad oggi, il Decreto non ha superato il visto perché ancora alla registrazione, le parti hanno deciso di rinviare l’incontro per la contrattazione a lunedì 31 gennaio. Per la Uil Scuola erano presenti Paolo Pizzo e Pasquale Proietti.
Continua a leggere“La parola chiave è sicurezza, chi lavora oggi nella scuola non svolge una professione, si trova in missione. La ribellione è iniziata il 10 dicembre ma non si è certo conclusa”. “Torneremo presto a rilanciare le ragioni dello sciopero del 10 dicembre con nuove iniziative e proteste, chiedendo che le scuole restino aperte ma in sicurezza e con regole chiare. La misura è colma, guardiamo con attenzione quello che è accaduto in Francia, dove il 75% del personale scolastico oggi ha scioperato”, commenta il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi in merito alla mobilitazione nazionale indetta da sindacati, insegnanti, presidi e associazioni genitori francesi. “La parola chiave è sicurezza – osserva Turi in un webinar organizzato da Orizzonte Scuola -. Chi lavora oggi nella scuola non sta più svolgendo una professione bensì una missione all’insegna di un “si salvi chi può” imposto. Ricordo a tutti che ad agosto abbiamo sottoscritto…
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