Sono state presentate 36.772 domande per la scuola dell’infanzia e primaria, mentre per la scuola secondaria le richieste ammontano a 202.328.
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Sono state presentate 36.772 domande per la scuola dell’infanzia e primaria, mentre per la scuola secondaria le richieste ammontano a 202.328.
Negli ultimi otto anni, a fronte di 166.849 posti disponibili per il personale ATA, i governi che si sono succeduti hanno autorizzato appena 78.583 assunzioni: solo il 47%. Un dato eloquente che evidenzia come la gestione degli organici si traduca in ta...
Nel link il parere espresso dal CSPI sulla costituzione degli elenchi aggiuntivi alle GPS per l’a.s. 2025/26 e la relativa nota a verbale della componente Uil Scuola.
Molto positiva è l'attenzione e l'impegno dichiarato dal Ministro dell'istruzione e del merito in questa importante occasione per la nostra scuola presente nel mondo...
Venerdì 21 febbraio dalle 16 alle 18 si svolgerà la presentazione del corso curato da Irase Nazionale e Uil Scuola dedicato alle posizioni economiche...
Come individuare il perdente posto, cosa succede in caso di dimensionamento dell’istituzione scolastica, come si assegna il punteggio di ruolo, diverso ruolo e pre-ruolo...
Con la sentenza n. 774 del 22 gennaio 2025, il Tribunale di Roma ha disapplicato gli articoli 5 e 6 del Contratto Nazionale nella...
Le elezioni Rsu rappresentano un momento di democrazia fondamentale e un appuntamento importante per il mondo della scuola. Saremo chiamati a scegliere i rappresentanti all’interno delle scuole per rafforzare la voce di chi, ogni giorno, contribuisce ...
Pubblichiamo il calendario delle procedure elettorali e il termine per le adesioni.
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Aggiornamenti, informazioni, approfondimenti e schede di analisi sulle novità previdenziali in atto.
Leggi di piùQuanto costa immettere in ruolo gli oltre 250 mila precari della scuola? La Uil Scuola ha presentato uno studio dedicato. Scopriamo i risultati.
Continua a leggereContratto, la Uil Scuola Rua non firma: ecco le nostre ragioni
D’Aprile: abbiamo lavorato fino all’ultimo momento, in tutti i modi, per introdurre modifiche
nelle parti che riteniamo lesive dei diritti del personale. Tra i punti più controversi: il nodo
politico sulla mobilità, la mancata valorizzazione del personale Ata, la precarizzazione del
lavoro delle segreterie, l’assenza di riferimenti alle scuole italiane all’estero e la parte
dedicata alle relazioni sindacali, che non convince.
I Contratti nazionali di lavoro si sottoscrivono perché sono migliorativi rispetto al testo
precedente e non è questo il caso. È stata una decisione difficile – commenta il segretario
generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, subito dopo la mancata firma della Uil
Scuola Rua del contratto nazionale, parte normativa.
L’abbiamo presa insieme alla nostra Confederazione e ai nostri quadri sindacali,
ascoltando come sempre i lavoratori della scuola, quelli che la fanno funzionare tutti i
giorni.
Nel contratto che ci è stato presentato restano molte questioni aperte e non risolte –
osserva il Segretario – resta il nodo politico della mobilità. È evidente che, se un contratto
si sottopone ai vincoli di legge, perde la sua natura pattizia e ha poca ragione di esistere.
Nell’impianto normativo del contratto vengono implementate ulteriormente le mansioni di
tutto il personale ATA. Una inaccettabile ulteriore attribuzione di ruoli per cui i collaboratori
scolastici, gli assistenti amministrativi e i Dsga – già oberati di incombenze a volte
estranee alle loro mansioni, mette in evidenza D’Aprile — saranno soggetti ad ogni tipo di
lavoro con riferimenti generici alla formazione senza che essa venga imputata a carico
dell’Amministrazione.
Risulta precarizzata la figura dell’ex DSGA e degli ex assistenti amministrativi facenti
funzione con l’attribuzione di incarichi triennali che – ricorda D’Aprile – abbiamo
fortemente contestato per il personale docente nella Legge 107/15. Nonostante il MEF
abbia autorizzato di bandire i concorsi ordinari.
Il tutto in cambio di una irrisoria valorizzazione economica che assolutamente non trova
riscontro con i carichi di responsabilità e di lavoro del personale, falcidiato negli anni
passati da politiche di tagli lineari e non razionali.
Tra le altre questioni che non trovano risposta in questa ipotesi contrattuale, l’assenza di
riferimenti alle scuole italiane all’estero e la parte dedicata alle relazioni sindacali che, non
convince.
In ultimo il FMOF – puntualizza il Segretario Generale della Uil Scuola Rua. Nel corso
degli anni è stato snaturato nella sua concezione originaria (anche a causa dei continui
tagli). Adesso ogni tipo di remunerazione è ricavata da questo fondo che si sta rendendo
sempre più esiguo.
Fare sindacato, significa fare delle scelte e significa farle con responsabilità e coerenza.
Da sempre, affermiamo la necessità che la scuola torni al centro dell’agenda dei premier.
E noi partiamo proprio dal contratto che è un punto di riferimento certo per influire sulle
decisioni a tutela di tutta la comunità educante.
Coerenza, determinazione sono e saranno alla base della nostra linea di azione sindacale.